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VALERIA BONALUME ALL'VIII GRAN GALA DELLA STAMPA DEL FESTIVAL


IL FESTIVAL DI SANREMO 2018 PRONTO A CONOSCERE VALERIA BONALUME che sarà interprete all’ 8° Gran Gala della Stampa del Festival, organizzata da Ilio Masprone, e che sarà l'occasione per un pubblico di addetti ai lavori del Festival diSanremo di conoscere Valeria Bonalume ed il suo sogno che continua

La passione di Valeria Bonalume per la danza nasce dalla necessità di trovare un mezzo espressivo che fosse il più possibile personale.

"Ho capito che il movimento era, ci dice Valeria, il modo in cui preferivo comunicare e ho cominciato ad educare il corpo per scoprirne le potenzialità espressive: le più profonde. Mi sono dedicata alla ginnastica ritmica, poi alla danza, con la disciplina che solo la passione stimola, consapevole di potere esprimermi attraverso il movimento veicolando così un messaggio in grado di trascendere la bellezza di un passo, di una figura. Cercavo l’emozione in chi mi guarda perché è lostimolo di cui un’artista ha bisogno per evolvere, per nutrire quella famedi migliorarsi. Quando, continua Valeria, salgo su un palco mi rendo conto di avere una responsabilità, come chi deve tenere un discorso in pubblico: comunico con il mio corpo, sono in grado di muovere emozioni, grazie a ciò che ho imparato e vissuto, perché la danza, prima ancora che movimento, è espressione della spiritualità che si fa visiva nell’atto stesso del creare. Questa passione è nata quando avevo a 4 anni: praticavo ginnastica ritmica e in palestra ci sono rimasta fino a 18 anni. Non saprei indicare il momento in cui la passione è diventata un mestiere, perché si tratta di espressioni che coincidono ed è fondamentale che accada perché non è solo la performance ad emozionarmi, mail lavoro. E' a 19 anni la svolta quando Valeria Bonalume decide di presentarsi alle selezioni per la Scuola Professionale di Danza di Milano e comincia il percorso triennale che la porta a diplomarsi come Tersicorea Lirica ed Istruttrice di Danza a seguito del quale comincia a provare l’emozione del palco, quello vero, tra musical, tournée, eventi e pubblicità. Intanto continua a dedicarsi all’insegnamento, un’attività che ha sempre considerato come scambio tra allievo e maestro in grado di arricchire entrambi e ricreare stimoli sempre nuovi. L’amore per la Pole Dance avviene per caso dopo aver assistito ad alcuni spettacoli e subito capisce di trovarsi di fronte a qualcosa di straordinario e sinuoso in cui ginnastica ritmica e danza si fondono armonicamente. Capii, ama dire Valeria, che con quella disciplina potevo arrivare al massimo delle mie potenzialità e mi appassionai al punto da ottenere risultati che oggi mi rendono orgogliosa.


Nel 2011 diventa campionessa italiana di Pole Dance, titolo confermato anche l’anno dopo


Ho conosciuto mondi nuovi e personaggi, ricorda Valeria, con i quali non molto tempo dopo ho iniziato a collaborare nel sogno più chereale di una sinergia artistica finalizzata alla creazione di lavori unici, resi tali dall’incontro tra emozioni come quelle suscitate da una musica, da un vestito, da un luogo, un movimento. E se è vero che l’emozione produce emozione, il desiderio di sperimentare nuove tensioni artistiche mi permette di avvicinarmi anche alla Flying Pole, la cui pratica mi ha regalato il privilegio di aprire la puntata finale dell’edizione 2016 di Ballando con le Stelle, con una performance durante la quale ho danzato sospesa nel vuoto

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