Un dialogo per la Pace a Roma passando per terra d'Egitto: taglio del nastro al dialogo dell’ Intercultura. La Dr.ssa Hajar Medhat Seilfelnasr, Direttore dell’Ufficio delle Relazioni Culturali e Didattiche dell’Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto a Roma, in collaborazione con l’Associazione culturale Occhio dell’Arte, ha aperto lo scorso 28 febbraio i giardini e le sale espositive dell’Ufficio per un evento culturale dal titolo “Culture a confronto: l’italia omaggia l’Egitto”– percorsi visuali e sentieri sonori all’interno di un frame comunicativo, di apprendimento e di confronti interculturali. Tra Arte, Letteratura, Moda, Musica e Food, il Made in Italy è uno dei tratti caratteristici del nostro Paese nel mondo, e il pomeriggio è stato un omaggio al mondo egiziano ed arabo in generale attraverso alcuni aspetti della nostra cultura. La Dottoressa Hajar ha ribadito nel giorno del varo alcune affermazioni già date alla stampa qualche giorno fa : “L’Ufficio delle Relazioni Culturali e Didattiche dell’Ambasciata d’Egitto è da sempre un crocevia, un punto d’incontro tra Occidente e Oriente, tra Italia ed Egitto. La nostra meravigliosa sede abbracciata dalla storia di Roma vuole rappresentare un momento dedicato all’amicizia e alla solidarietà che legano queste due sponde del Mediterraneo“. Davanti ad un folto pubblico, la padrona di casa ha sottolineato: “Vorremmo che questo diventasse un altro momento di “pane e sale” tra le due sponde del Mediterraneo, un momento in cui confermiamo la nostra profonda amicizia nonostante, o forse proprio grazie a, l’insieme dei dettagli che rendono peculiari le nostre due culture“.
L’inaugurazione è avvenuta alla presenza straordinaria dell’Ambasciatore d’Egitto S.E. Hisham Badr, davvero entusiasta dell’incontro organizzato, ed è stata curata dall'Occhio dell'Arte con la collaborazione diFrancesca Guidi. Sono stati presenti all’evento alcuni consiglieri dell’Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto e di altre Ambasciate, come ad esempio quella dell’Uruguay rappresentata dalla responsabile culturale Sylvia Irrazabal, ed anche rappresentanti del Ministero dei Beni Culturali , dell’Istruzione, degli Esteri. Ha sicuramente spiccato, non passando inosservata, la significativa presenza di Abdellah Redouane, Segretario Generale del Centro Culturale Islamico Grande Moschea di Roma. Non sono mancati tra gli invitati molti esponenti delle eccellenze italiane nei vari campi dell’ Arte (come il critico d’arte Prof. Antonio Enrico Maria Giordano) e della Cultura : sono arrivati infatti via via i giornalisti Amedeo Goria, Antonio Pascotto, Lucilla Quaglia, Ruggero Alcanterini (quest'ultimo giunto anche in veste di Presidente del Comitato Italiano Fair Play), lo scrittore Marco Tullio Barboni, il fisico Sergio Bartalucci, la mezzosoprano Caterina Falcone, Massimo Cantini Presidente SNAC. A sostenere il nome dell' Accademia AUGE, che ha omaggiato i partecipanti di raffinati attestati di partecipazione, sono arrivati Cesare Cilvini, Gennaro Sannino e Daniele Orefice. Il Prof. Francesco Petrino Presidente dello SNARP ed il direttore organizzativo Alfonso Bottonehanno contribuito a completare un parterre di ospiti rispettabili e vari , comprendenti anche rappresentanti della Moda (Carlo Alberto Terranova), della Musica (impossibile non riconoscere il compositore e direttore d’orchestra Franco Micalizzi), dello Spettacolo (hanno scherzato con tutti i presenti gli attori Edoardo Siravo, Adriana Russo, Giovanni Brusatori). Un vero tributo al mondo dello Sport è stato rappresentato dalla presenza del campione di pugilato Emiliano Marsili, accompagnato dalla moglie Stefania, fresco del suo titolo mondiale per la Pace. Presenze nobiliari come quelle del Principe Guglielmo Giovanelli, del Barone Fabrizio Mechi e del Marchese Riccardo Bramante si sono alternate a presenze amicali degli organizzatori e rappresentanti l'intercultura, che sono giunti per l'occasione nei locali dell'Ufficio ospitante l'evento: Dulcineida Gomes, Alessandro Maugeri, Susana Mamani dalla Casa Boliviana di Roma, Gisela Josefina Lopez Montilla, Danijela Babic, il mediatore Maouka Sekou Diabate’.
L'allestimento del ricco buffet a disposizione degli ospiti, misto di cibo arabo ed italiano, è stato reso possibile grazie al sostegno degli imprenditori Cosimo Paraggio, Mauro Boccuccia, Gianni Simula, Nino Verrengia, Francesco Fittipaldi e della consulente commerciale Antonia Federici.
E' stata infine inaugurata una bellissima collettiva di pittura, fotografia, scultura, che resterà aperta fino al prossim0 7 marzo, ed una mostra di poesia che ha trattato il tema dell'Identità. Gli artisti che hanno accettato l’invito sono egiziani, italiani ma anche di altre nazionalità: Ahmed Beshr, Yhya Kalik, Amjed Rifaie(che ha eseguito durante l’evento anche una lunghissima performance di calligrafia araba),Massimiliano Bartesaghi, Francesco Oggianu, Marina Rossi, Ester Campese, Daniela Prata, Valerio Capoccia, Giuliana Mariniello, Gino Di Prospero, Maria Vittoria Franceschi, Francesca Ore, Gabriella Costanzi, Miriam Pasquali, Susanna Giannoni, Enza Palesati, Svitlana Maryni, Najla Shaftari, Angelo Di Teodoro, Carina Pieroni, Italo Pulcini. Per parte poetica, protagonisti Manal Serry, Flavia Scebba, Augusta Tomassini, Beatrice Monceri, Maria Concetta Giorgi, Rosa Mannetta, Lucia Nardi, Antonella Loconte, Miriam Pasquali, Giulietta Straccia, Sara Palladini, Alessandra Santy Melizia.
Il chitarrista Amedeo Morrone ha cantato e suonato fino a tardi, alternandosi a sonorità arabe in filodiffusione, mentre a far scattare flash a raffica sono stati alcuni quadri Moda, con protagonisti il Fashon Designer Dimitar Dradi (che ha omaggiato l’Egitto con un abito di notevole creatività stilistica indossato dalla modella Asia Pennacchiotti) e l’italianissima Luisa Lubrano (che ha fatto indossare alcune sue creazioni dalle modelle Elisa Pepè Sciarria, Giulia Autore e Sara Iurato).
I fotografi Marco Bonanni, Giovanna Onofri e Giancarlo Sirolesi sono stati a disposizione degli invitati per immortalare sorrisi e strette di mano fino a tardi.
La parola chiave di questo evento? Amicizia: per sottolineare i concetti di Dialogo e Pace.