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CoolTOURa, l'innovativa app per i parchi inclusivi

 
In prossimità dei risultati di StartCup Campania, bando di concorso indetto da ben sette atenei universitari della Campania, intervista a Lidia Ianuario, capogruppo di The Ultimate Piece, che presenta CoolTOURa, un'app di prenotazione sui parchi verdi, pubblici e privati, inclusivi, ossia accessibili ai bambini disabili, e di informazione sui servizi ad esso collegati, progetto che ha interessato parte del mondo imprenditoriale, tra cui l'Alilauro.


in relazione a CoolTOURa, progetto sui parchi inclusivi, le vorrei chiedere: “Perché avete deciso di dedicarvi a questo tema così delicato ed impegnativo?”.


Come Direttore editoriale di NeWage, il primo portale accessibile a ciechi, ipovedenti, sordi e muti, mi sono interessata ai temi della disabilità e della sostenibilità ambientale. Occupandomi di promozione del territorio, mi son resa conto che non vi erano abbastanza strutture alberghiere accessibili ai disabili, così mi son chiesta se almeno i servizi lo fossero. Si è fatta sempre più spazio dentro me l'idea che qualcuno dovesse informare i lettori sugli esempi da emulare, in Italia, piuttosto che sulle solite notizie di cronaca. Pian piano, è nato CoolTOURa.


Qual è l'input che vi ha spinto in questa direzione?


La mia malattia, un tumore al midollo spinale, asportato dal Professor De Falco, Primario del Reparto di Neurochirurgia dell'Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, località La Schiana, una vera e propria eccellenza campana in ambito sanitario. Vivere dal di dentro certe problematiche ti aiuta a comprendere meglio disagi e possibili soluzioni. Inoltre avevo già presentato un progetto simile durante gli Stati Generali del Turismo, nel 2015, presso il Museo di Pietrarsa, e pur rientrando solo tra i primi dieci progetti selezionati, molti tutor e giurati mi hanno incitato a continuare, tra cui il Ministro Franceschini.

Il progetto etico che avete in mente richiede molto impegno e risorse come lo avete pianificato?


Abbiamo partecipato a un bando di concorso indetto da sette atenei campani, tra cui quello che frequento, l'ex Istituto universitario navale, ora Univesità degli Studi di Napoli, StartCup Campania, in collaborazione con Campania NewSteel.


Riuscirete a portare un cambiamento a livello sociale che coinvolgerà molto attivamente vari ambiti,vi sentite carichi e propositivi?


Molto, per noi è una sfida, ma dato che non amiamo le cose semplici... abbiamo infatti pensato, indipendentemente dai risultati del bando di concorso, di muoverci in modo autonomo, mediante ricerca di finanziamenti europei, sponsor privati, una campagna di crowdfunding. Il prossimo step è uno spot sociale, in cui invitiamo i gestori dei parchi ad offrirci le loro strutture, oltre alla raccolta di informazioni mediante un sondaggio e un Google Form.




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