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GLI USA E LA CINA A CASERTA, NELLE ESPERIENZE DI LUCA MARFE’ E MARIO VOLPE


Nel rispetto delle norme anti-Covid, Caserta è stata, nella suggestiva cornice dell’Enoteca Generale, terreno d’incontro per un interessante dibattito USA/China. L’evento è stato promosso dall’entourage di Luca Marfè, noto giornalista internazionale, esperto nelle politiche della Casa Bianca, e curato dal promotore culturale Bruno Marfè.


Ospite della serata è stato lo scrittore Mario Volpe autore del libro “China Prosit” (Edizioni Diogene) che si è favorevolmente prestato all’interessante colloquio con Luca Marfè, mettendo in luce pregi e difetti della Cina moderna confrontandola con l’America raccontata nel recente libro di Luca “Yes We Trump” (Paesi Edizioni).

I due autori, moderati dall’intervento di Pasquale Iorio, hanno raccontato con un’intervista reciproca, le proprie esperienze nei rispettivi paesi calcando sui pericoli e le opportunità di quello che sembra essere uno scontro ideologico e commerciale tra le due attuali superpotenze. Gli Stati Uniti e la Cina non sono solo il quadro che i media nazionali dipingono, ossia le litigiose amministrazioni che si rimpallano le responsabilità della recente pandemia e della crisi economica che investe il pianeta, ma sono due immense realtà che rivendicano la vera natura del proprio popolo.


Infatti, Luca ha ben chiarito il concetto che l’America non è solo il rimbombo delle città come New York o Washington, ma è uno Stato dove vivono soprattutto i pescatori del Massachusetts e gli allevatori del Texas che hanno identificato in Donald Trump la persona giusta per risolvere i problemi che minacciano il sogno dell’americano medio. Sogno non dissimile da quello del cinese medio che Mario ha sintetizzato nella formula delle tre chiavi: quella della casa, del negozio e dell’automobile.

Gli autori, infine, hanno risposto alle curiosità del pubblico spaziando tra le recenti teorie sulla diffusione del Covid-19 a quelle degli accordi commerciali della Nuova Via della Seta, alle politiche amministrative ed economiche della Casa Bianca e al possibile futuro di Donald Trump alle prossime elezioni presidenziali.

Il botta e risposta è stato sempre chiaro e pacato offrendo un’analisi lucida e non faziosa delle rispettive posizioni che hanno trovato la comune visione nel commento finale di Luca Marfè, il quale ha ben chiarito che il nostro quotidiano –in un mondo globalizzato- non può prescindere da ciò che accade in luoghi apparentemente molto distanti da noi.

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