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PRATICO': NO AI CONTRIBUTI DISCRIMINATORI


COVID-19 ISTANZA PER IL RICONOSCIMENTO DEL CONTRIBUTO A FONDO PERDUTOPER ATTIVITÀ ECONOMICHE E COMMERCIALI NEI CENTRI STORICI LA PROTESTA DI CONFESERCENTI DONNA CAMPANIA.


Rosa PRATICO’, responsabile delle donne che fanno impresa di Confesercenti Napoli Avellino Benevento Presidente di Officina delle Idee e Maipiuviolenzainfinita,

prende posizione nei confronti del provvidimento peri riconoscimento delcontributo a fondo perduto per le attivitàeconomiche e commerciali neicentri storici ,

Questa la dichiarazione di Rosa Praticò : sinceramente perplessa ma come si può solo pensare di scrivere un atto così scellerato in un momento dove la ristorazione è la più colpita in assoluto.

Contributo discriminatorio, continua Rosa Praticò, a danno delle aziende della ristorazione che non sono state incluse nell’ ultimo decreto ristori. Ritengo oltraggioso e davvero pericoloso, in un momento delicato come quello che stanno vivendo le aziende della ristorazione escludere tutti i comuni che solo nella provincia di Napoli sono paesi a tasso 100% turistico. “il contributo spetta ai comuni capoluogo di provincia o città metropolitane ad alta presenza di turisti stranieri…

Cosi recita il decreto. Siamo sinceramente perplessi, ma come si può solo pensare di scrivere un atto così scellerato in un momento dove la ristorazione è la più colpita in assoluto. La regione Campania come tutte le regioni d'Italia vivono in primis di turismo e in particolar modo prima protagonista è la ristorazione sacrificata sin dal primo momento, ribadisce Rosa Praticò, sacrificata poi riaperta con tutte le regole per garantire la sicurezza sanitaria ai propri clienti. Tanti tantissimi soldi spesi per poi essere nuovamente chiusi. Sicuramente la salute è al primo posto ma credo che in maniera collaterale, ci deve essere un pensiero unico, di sostegno a tutte le imprese della ristorazione e non una bieca discriminazione. Faccio appello a tutte le menti che partoriscono queste misure, al fine di scongiurare ulteriori proteste che poi si trasformano tragicamente in sommosse, ed evitare nuovi ed ulteriori disagi sociali ed economici. La sconforto e la rabbia popolare, visto che potremmo essere seduti su una polveriera che con una piccola scintilla può provocare una seconda pandemia di violenza che è non meno grave di quella da covid-19. Facciamo appello a tutte le istituzioni locali, finora incapaci di attivare un vero e rispettoso quanto proficuo dialogo istituzionale. Auspico che questa misura, sia al più presto allargata per evitare spiacevoli conseguenze, vista l emergenza economica che è sotto gli occhi di chi vive la strada e probabilmente sfugge a chi è seduto comodamente dietro a una poltrona".

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