È napoletano, 37 anni il medico veterinario scelto dall’Associazione Europea Veterinari Aviari (EAAV: European Association of Avian Veterinarian) come rappresentante del nostro Paese. Il Dott. Chianese, Specialista in Malattie Infettive e certificato in medicina degli animali esotici dall’International School of Veterinary Postgraduate Studies, attualmente, ricopre il ruolo di Dirigente Veterinario presso l’U.O.C di Sanità Animale dell’ASL Napoli 3 Sud, oltre che quello di libero professionista.
Il Dott. Chianese è da sempre appassionato di animali non convenzionali, soprattutto di pappagalli, rapaci e volatili da cortile. È stato relatore nazionale ed internazionale a vari congressi riguardanti la medicina aviare e da maggio ricopre il ruolo di Officer for Education per la stessa associazione (EAAV), che lo vedrà impegnato nella formazione dei suoi colleghi più giovani. Lo abbiamo contattato per fargli alcune domande:
Dottore, quanto è importante la medicina degli uccelli nella Veterinaria moderna?
“La medicina aviare ha sempre rivestito un ruolo importante non solo per la salvaguardia della salute degli uccelli da compagnia ma anche per la tutela delle specie selvatiche o in via di estinzione, come ad esempio l’Ara di Spix. Assolutamente non trascurabile è il ruolo della medicina aviare a tutela della Salute Pubblica. Dal mese di maggio sono veterinario residente per il trattamento di animali esotici e altri di piccola taglia presso il nuovo centro veterinario VETplus in via degli Oleandri a Sant’Antimo. Lì riusciamo a coprire i servizi di medicina veterinaria a 360 gradi e seguo personalmente tutti gli aspetti legati all’oftalmologia e alla neurologia dei nostri pazienti”.
Cosa intende quando parla di tutela della Salute Pubblica attraverso la medicina aviare?
“Questa è una domanda da un milione di dollari. Potremmo restare ore ed ore a parlare di salvaguardia della salute pubblica attraverso la medicina aviare. Basti pensare alla prevenzione ed al controllo dell’Influenza aviare, dell’Encefalite West Nile e della Salmonellosi (per nominarne soltanto qualcuna) o alla crescente attenzione nei confronti della Clamidiosi, malattia aviare emergente nella Comunità Europea. Sono oramai svariati decenni che la medicina aviare riveste un ruolo fondamentale per la tutela della salute umana ed ogni giorno, Medici Veterinari di tutto il mondo collaborano nel controllo delle malattie infettive sia degli uccelli tenuti come pet sia di quelli selvatici sia del pollame”.
Che effetto le fa ricoprire i ruoli che le sono stati affidati dall’Associazione Europea Veterinari Aviari?
“È per me un grande onore avere la possibilità di rappresentare il nostro Paese ma anche una grande responsabilità. Ogni anno l’EAAV richiede ai suoi rappresentanti un resoconto di tutto ciò che ha riguardato la medicina aviare nella relativa nazione come, ad esempio, i corsi di aggiornamento organizzati dalle società veterinarie nazionali (come la SIVAE, la nostra Società Italiana Veterinari per Animali Esotici) oppure l’eventuale insorgenza di epidemie o focolai di malattie emergenti correlate agli uccelli. Bisogna essere sempre aggiornati a riguardo, e questo richiede uno sforzo considerevole. Ciò che mi rende maggiormente felice è però il ruolo di Officer for Education: la formazione dei colleghi più giovani è un argomento che ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore e nella mia carriera”.
Cosa consiglierebbe ai giovani colleghi che vorrebbero intraprendere la strada della Medicina aviare?
“Di seguire sempre la loro passione! È un campo che permette diverse opportunità di lavoro sia nella libera professione che nel pubblico impiego. Esistono diverse strade per approfondire la medicina aviare, tra cui una Scuola di Specializzazione universitaria come quella messa a disposizione dalla Facoltà di Medicina Veterinaria di Napoli oppure attraverso corsi privati o percorsi formativi collegati all’ECZM ovvero al College Europeo di Medicina Zoologica, specialità Avian.
Il mondo degli uccelli è un mondo sensazionale che varia dai canarini presenti nelle nostre case fino ai pinguini dell’Antartide”.
Dottore, ancora un’ultima domanda: perché per lei gli uccelli sono pazienti così speciali?
“Perché volano! Fin da piccolo ho sempre avuto la passione per tutto ciò che si librava in aria: dagli uccelli agli aquiloni, dalle mongolfiere agli aerei. Credo che nel cuore di ogni uomo ci sia il desiderio di poter volare. Proprio per questo motivo, circa due anni fa, ho conseguito il Brevetto di Volo VDS, affinché potessi provare anch’io ciò che i miei pazienti provano innalzandosi nei cieli”.
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