Pigrizia o cronotipo? Perché gli adolescenti non riescono ad alzarsi presto e si addormentano tardi la notte?
E se non fosse una scelta ma un fattore biologico? La cronobiologia è la disciplina che tenta di rispondere a queste domande studiando il ritmo sonno-veglia.
Sono stati fatti esperimenti per adattare le attività didattiche al cronotipo degli studenti e, anche se i dati sono pochi, i risultati sono incoraggianti.
La cronobiologia è anche detta scienza dei ritmi
La cronobiologia, dal greco “χρόνος” chrónos ‘tempo’ e da “biologia” significa ‘studio della vita’, è una branca della biologia che studia i fenomeni periodici nonché ciclici negli organismi viventi.
Tradizionalmente si è abituati a pensare al tempo in maniera verticale ovvero: nascita-crescita-morte; ma nella realtà esiste anche un tempo trasversale per cui in ogni istante della vita tutte le funzioni biologiche dell’organismo oscillano in maniera ciclica e ripetibile.
La cronobiologia afferma che i ritmi biologici variano con oscillazioni ricorrenti che rispettano il ritmo circadiano, che cioè hanno un picco e un calo entro le 24 ore del periodo giorno-notte.
In cronobiologia, se i ritmi biologici subiscono variazioni, con durata inferiore alle 24 ore, anche di poco, si chiamano ultradiani. E’ per questo che le variazioni dei ritmi in alcuni casi sono sintomo dell’insorgenza di patologie, come ad esempio malattie tumorali, cardiache o endocrine.
Gli adolescenti non vanno a dormire tardi perché vanno in discoteca. Al contrario, vanno in discoteca perché vanno a dormire tardi. Non è una questione di lana caprina, né un mero gioco di parole.
Gli adolescenti infatti sono un cronotipo molto particolare, dove per cronotipo si intende la propensione di un individuo all’alternanza sonno-veglia, uno degli elementi e dei fenomeni che sono oggetto di studio della cronobiologia, una disciplina che studia il susseguirsi e il presentarsi dei ritmi biologici che avvengono nell’arco delle 24 ore, dalle cellule all’essere umano nella sua interezza.
La cronobiologia ci dice che gli adolescenti presentano un ritmo sonno-veglia alterato rispetto a bambini e adulti e ciò li può portare ad essere meno performanti e attenti in alcune fasce orarie, fra cui la mattina, proprio quando sono a scuola.
La nostra società comporta però un’organizzazione temporale molto precisa che può entrare in conflitto con le necessità innate di cronotipi particolari, quali gli adolescenti.
In alcuni paesi sono state fatte sperimentazioni per adattare l’organizzazione sociale all’adolescente e non il contrario.
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