Cerimonia di consegna dei riconoscimenti al Circolo Canottieri Napoli
Tra i premiati anche i campioni olimpici di Rio 2016 e Rachele Bruni
La cerimonia, che si è svolta al Circolo Canottieri Napoli, è la prima in presenza dopo due anni di stop a causa della pandemia
Questo l’appuntamento, affidato all’organizzatore della storica Capri-Napoli, il presidente della Eventualmente Eventi & Comunicazione Luciano Cotena, ha rivestito un’importanza ancora più rilevante pur essendo riservata ai soli addetti ai lavori e dunque con ingresso ad invito.
Dopo New York, Melbourne, Londra, Dublino, California e Miami, Napoli entra nella ristrettissima cerchia di grandi metropoli che hanno ospitato l’evento e i suoi campioni, divenendo la prima città di lingua non anglofona ad aprirsi all’IMSHOF.
“Si tratta per tutti noi – ha affermato Luciano Cotena – di una grande soddisfazione, che suggella gli sforzi organizzativi prodotti in questi anni per organizzare eventi di nuoto in acque libere, come la Capri-Napoli e i mondiali del 2006, ma anche legati ad altri discipline. Progetti, per lo più sportivi, che hanno avuto quasi sempre al centro dell’attenzione la città di Napoli, dove però le cose sono difficilissime da organizzare e talvolta si rischia che non sia percepito fino in fondo il grande valore che hanno e le forti ricadute, in particolare in termini turistici”.
Insieme ai nuovi inserimenti, approfittando della cerimonia che si svolge in Italia, consegnati anche i premi che non è stato possibile assegnare in presenza negli ultimi due anni, come quello a Massimo Giuliani, commissario tecnico della nazionale italiana di open water per 25 anni, a cui è andato l’honor coach 2020, ma soprattutto quello alla Capri-Napoli, insignita dell’honor organization nel 2021.
Tra I riconoscimenti assegnati al Circolo Canottieri quelli agli olandesi Sharon van Rouwendaal (medaglia d’oro nella 10 km ai Giochi di Rio 2016) e Ferry Weertman (campione olimpico a Rio 2016 nella 10 km), oltre a Rachele Bruni (che, oltre alle varie medaglie internazionali ai mondiali ed europei, è stata medaglia d’argento ai Giochi di Rio) e a Caroline Block (Usa) per le sue tante performance d’impatto (tra le varie, record per la gara più lunga 103,6 km in 52 ore di nuoto continuato).
Assegnati anche i premi honor coach a Alick Wickman (Isole Solomon), honor administrator (dirigenti) a Beth Yodovin e Evan Morrison (Usa); honor organizations (gare) alla gara londinese di Serpentine; premio alla carriera (Poseidon Award) a Shelly Taylor-Smit (Australia) vincitrice, tra l’altro, della Capri-Napoli, per due volte, nel 1990 e 1991.
Il premio alla carriera “Dale Petranech Award”è andato a Steve Mutatones (Usa), quello alla memoria al francese Georges Michel (ha detenuto il record della Traversata della Manica, fissato nel 1926, per 24 anni).
Per celebrare questo momento, gli organizzatori hanno pensato di chiudere la due giorni con una gara e così domenica 8 maggio si è svolta una competizione di nuoto in acque libere su due distanze, miglio marino (1.852 metri) e 5 chilometri, nelle acque antistanti il Circolo Nautico Posillipo.
La competizione, denominata “Posillipo Open Water Swin Fest”, ha visto la partecipazione, tra atleti agonisti e master, circa 150 atleti di dodici nazioni.
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