Pelle e arte: evento mostra-workshop alla SSIP organizzato dalla Fondazione De Chiara De Maiocon il supporto della Stazione sperimentale industria pelli e materie concianti
“Il ruolo della pelle nell’arte contemporanea e negli spazi pubblici” è il tema dell’evento mostra-workshop organizzato dalla Fondazione De Chiara De Maio con il supporto della SSIP - Stazione sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti svoltosi presso la sede della SSIP nel Parco tecnologico Adriano Olivetti di Pozzuoli.
Nell’occasione è stata inaugurata la mostra delle opere “Red Snake” di Marco Gallotta e “Pelli trincerate” di Franco Politano, che saranno in esposizione alla SSIP fino alla prima metà di luglio, ed è stato presentato il docufilm “Sconfinate” realizzato durante la performance di Carla Viparelli a Solofra lo scorso febbraio, insieme alla tela sulla quale le 24 danzatrici protagoniste hanno effettuato le prove movimento-colore.
“Sconfinate”, realizzato da Stefano Bergamino (riprese e montaggio) con le musiche originali di Pietro Santangelo e Giuseppe Bergamino, è un incontro tra arte e danza contemporanea realizzato in collaborazione con le allieve della ASD Artedanza project diretta da Tiziana Petrone. L’iniziativa è uno spin-off della mostra personale di Carla Viparelli “Zona Franca”, di cui rappresenta anche il concept, allestita a Solofra nella sede della Fondazione De Chiara De Maio che ha prodotto l’evento e che rientra nella rassegna di arte contemporanea “Colori”, curata da Valerio Falcone, ideatore della performance. L’installazione “Pelli trincerate” di Franco Politano intende comunicare il processo di nobilitazione della pelle da materia prima grezza a prodotto finito di pregio, ed è stata realizzata per la mostra “Caro Armato”, che ha inaugurato “Colori”. “Red Snake” di Marco Gallotta fa parte del catalogo di “The beautiful stage”, prima mostra realizzata dall’artista in Italia dopo molti anni, visitabile anch’essa nell’ambito di “Colori” fino al 29 agosto presso la sede operativa della Fondazione in Piazza Umberto I 10-11 a Solofra (AV). Il progetto di Gallotta è il primo che l’artista realizza con le pelli, intagliandole manualmente e sovrapponendole in modo da creare profondità e una moltitudine di dettagli. Pelle e arte sono un oggetto e un concetto che possono sembrare distanti ma che a ben guardare sono molto più connessi di quanto si possa credere. In particolar modo in Campania, arte e pelle si incontrano praticamente da sempre, come insegna la tradizione religiosa di San Bartolomeo, santo apostolo che fu scuoiato vivo e che per questo è diventato il protettore dei calzolai. Al dibattito sul tema “Il ruolo della pelle nell’arte contemporanea e negli spazi pubblici” aperto dal Direttore generale della SSIP Edoardo Imperiale, hanno partecipato Alfonso Andria (presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali-Ravello); Franco Picarone (presidente Commissione Bilancio del Consiglio Regionale della Campania), Fulvia Bacchi (direttore generale UNIC Concerie Italiane) in videocollegamento; Diodato De Maio (presidente della Fondazione De Chiara De Maio); Valerio Falcone (responsabile Arte contemporanea della Fondazione De Chiara De Maio e direttore artistico del Porto d’Arte Contemporanea); Carmelina Grosso (responsabile Biblioteca e Servizio Documentazione SSIP); Mariangela Vietri, assessore ai beni e alle attività culturali del Comune di Solofra, Massimo Sgroi (direttore artistico del Museo di Arte Contemporanea di Caserta e vice direttore artistico del Porto d'Arte Contemporanea). Sono intervenuti anche gli artisti Carla Viparelli, Franco Politano e Marco Gallotta (autori delle opere) e Gino Quinto. Ha moderato il dibattito Maria Serena Russo. L’evento ha consolidato i rapporti tra la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie concianti e il distretto conciario di Solofra, mettendo in evidenza il know-how e l’artigianalità di qualità che rappresentano la cifra distintiva della produzione solofrana. Pelli trincerate e Red Snake sono state realizzate con pelli del distretto solofrano e testimoniano la sinergia tra l’imprenditoria locale, nella figura di Diodato De Maio, e gli artisti che hanno accolto con entusiasmo e professionalità il suggerimento di utilizzare le pelli, trasformando questo materiale in un mezzo estetico impattante ed efficace.
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