Il 25 novembre è stato scelto nel 1999 come Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne dall’Assemblea Generale della Nazioni Unite che ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà nel 1981.
Anche quest'anno il 25 novembre sarà la giornata contro la violenza sulle donne. Ma è davvero necessario istituire questa data? Decidiamolo insieme. In Italia il femminicidio è una realtà fin troppo frequente. Ogni giorno sentiamo al telegiornale: "donna trovata morta nel suo appartamento, uccisa dal suo compagno", "moglie uccisa dal marito in un'attacco di gelosia". Eppure sembra una situazione così lontana da noi, ma spesso la verità è più vicina di quanto crediamo. Moltissime donne ogni giorno vengono picchiate, maltrattate, derise, umiliate e spesso uccise. Troppe non hanno il coraggio di ribellarsi, scegliendo di soffrire in silenzio, credendo alle solite parole: "cambierò, te lo prometto", "sono stressato per il lavoro", "è solo colpa tua, se ti comportassi bene non lo farei". Donne, la colpa non è vostra. Questo non è amore. L'amore non lascia il segno. Per questo motivo bisogna dire basta a questa tortura. Una realtà come questa non è più accettabile. Per questo motivo è stato necessario istituire una giornata contro la violenza sulle donne, per sensibilizzare le persone e per cercare di sterminare questo fenomeno mostruoso; con la speranza che un giorno non sia più necessario ricordar ciò che dovrebbe essere ovvio: ogni donna deve essere amata, curata e rispettata sempre.