Durante la conferenza stampa, alla presenza di oltre 650 invitati tra collezionisti, appassionati d’arte e persone che avevano già prenotato il catalogo della mostra, Vittorio Sgarbi ha spiegato i contenuti della stessa pubblicazione e illustrato i contenuti del suo saggio introduttivo durante il quale ha più volte puntato il dito contro il direttore del museo di Capodimonte, reo di aver più volte accusato lo stesso Sgarbi di portare avanti operazioni d’immagine poco culturali e più legate a promozione d’immagine.
"Bellenger è un gran maleducato - ha detto Sgarbi durante l’incontro a Napoli - che non ha alcun rispetto e che non sa di cosa parla. Va cacciato, non può fare il direttore di un museo come Capodimonte non avendo diplomazia ed essendo uno straniero privo di rispetto. Faccia lo spiritoso a casa sua non qui. Liquidarlo sarà d'ora in poi il mio pallino".
Nicola Spinosa sostiene la tesi di Sgarbi e precisa: “Questa volta Vittorio Sgarbi ha perfettamente ragione, non si può alzare un polverone su una mostra così interessante come quella dei Tesori Nascosti, per giunta senza averla neanche visitata. Non dimentichiamo che le problematiche di Capodimonte non si risolvono con un quadro sgranato come la Suonatrice di Liuto di Vermeer, che altri musei lasciano in cantina, ma con un lavoro costante di promozione e programmazione”.