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Disability manager a Torino

Un punto di riferimento per i cittadini con disabilità

Al Disability manager compete supervisionare le politiche del territorio per l’accessibilità, la casa, il sociale, la mobilità, l’inclusione scolastica e lavorativa. Deve essere un punto visibile di riferimento per i cittadini con disabilità soprattutto sul tema del superamento delle barriere architettoniche, sensoriali e culturali. La mozione (prima firmataria Serena Imbesi, M5S) approvata dal Consiglio comunale (31 voti favorevoli su 31 votanti) individua nel Disability manager la figura che deve predisporre un Piano di eliminazione delle barriere architettoniche, sensoriali e comunicative per la città di Torino, secondo quanto previsto dalle leggi in vigore. Deve, inoltre, coordinare il Gruppo di lavoro interdivisionale e il Tavolo tecnico permanente sull’accessibilità. La mozione, quindi, impegna l’Amministrazione a individuare, con un avviso interno al Comune la funzione del Disability manager che avrà a disposizione le risorse opportune per svolgere al meglio le sue attività. Infine il Disability manager deve vigilare affinchè l’attività degli uffici comunali sia svolta nel rispetto della Convenzione Onu e ratificata dall’Italia con la legge 18 del 3 marzo 2009. Dopo la presentazione della mozione della consigliera Imbesi, che ha sottolineato soprattutto sulla capacità professionale e sull’esperienza che deve avere la figura del Disability manager si è svolto un dibattito in aula. Ricca (Lega) Nord) ha dichiarato il suo voto favorevole chiedendo attenzione per le risorse economiche e dei collaboratori (richiesta recepita nella mozione); la consigliera Grippo (Partito Democratico) ha dichiarato il voto favorevole, anche se nella mozione non c’è la certezza dei risultati. Il consigliere Magliano ha ravvisato la sua preoccupazione sui molti compiti assegnati al Disability manager perché così sarà più difficile verificare il raggiungimento degli obiettivi. Ha poi chiesto di individuare la figura non attraverso un bando pubblico (richiesta recepita dalla mozione). Il dibattito si è concluso con l’intervento del consigliere Tresso (Partito Democratico) che si è detto d’accordo con il consigliere Magliano di non utilizzare il bando pubblico. Ha concluso chiedendo che il profilo sia inserito nel piano esecutivo di gestione. (c.s.)

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