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Cantanapoli


Nell’ultimo fine settimana calcistico, prima dell’apertura del festival sanremese, il primo grande acuto, e che acuto, è arrivato dal Napoli, quasi a voler ribadire di essere la capitale “mondiale” della canzone. I “tenori” del Napoli ieri, diretti da un maestro eccezionale, hanno deciso di essere un gran coro, seppur con grandissimi solisti. ll Bologna, sciaguratamente, oserei dire, ha voluto affrontare gli azzurri a viso aperto, mettendosi “a specchio” in campo con un 4-3-3 . Gli spazi che si sono creati, sono diventati autostrade sulle quali i bolidi azzurri, hanno messo in mostra un calcio “stellare”. Il primo gol al 4’ è del capitano Hamsik che, servito da un lungo cross dalla destra di Callejon decide di mettere alla prova la sua cresta con un tuffo depositando la palla in rete sul palo opposto. Nemmeno il tempo di riorganizzarsi che il Bologna subisce una seconda veloce ripartenza. E’ Reina a rimettere subito la palla sulla sinistra a Zielinski. Scatto fulmineo e, come da copione, gira con un cross millimetrico sul lato opposto per Insigne, il quale, entrato in area, lascia partire un tiro che fa insaccare il pallone a fil di palo alla sinistra di Mirante.

L’incontro sembra non aver storia, ma ci pensa prima Callejon, con un fallo di mano volontario, col quale toglie il pallone dalla testa di Destro a due metri dalla porta, poi l’arbitro Massa, certamente non in serata, che concede il rigore senza espellere l’azzurro, a mettere un po’ di suspance all’incontro. Nulla da fare, Reina para il penalty calciato da Destro. Al 26’ lo stesso Callejon, decide di farsi cacciare dal campo rifilando un calcio all’avversario che lo aveva appena atterrato. L’arbitro Massa, frettolosamente, butta fuori al 32’ Masina per fallo da ultimo uomo su Mertens, non ritenendo in grado di intervenire nell’azione, un altro difensore bolognese che era appena un metro sulla sinistra. Ma, attenendoci alla cronaca, ci tocca registrare lo stato di grazia degli attaccanti napoletani. La punizione dal limite è battuta magistralmente da Mertens per il 3-0 in soli 33 minuti. Al 36’ la rete di Torosidis da solo per un attimo la sensazione di un timido risveglio del Bologna, ma al 43’ è ancora Dries a depositare la palla alle spalle di Mirante avendo raccolto un lungo lancio ancora di Zielinski. Nel secondo tempo, la “musica” non cambia. Hamsik decide di andare all’attacco del record di reti Maradona, con altre due reti di grandissima fattura al 70’ ed al 74’ ed è tripletta per il capitano. Ma la partita si chiude con la settima rete del Napoli, di Mertens che fa anche lui tripletta, portandosi al primo posto solitario della classifica marcatori con sedici reti.

Dai uno sguardo attorno.


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