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SEMPRE TERZI A TESTA ALTA...


Volendomi attenere alla cronaca, dovrei dire che non c’è stata partita tra il Napoli e l’Atalanta. Ieri al San Paolo c’erano due squadre in campo, una attendista, convinta che prima o dopo il goal lo avrebbe fatto, l’altra convinta di essere in forma, consapevole che quella che stavano vivendo era una grandissima occasione per compiere un ulteriore passo verso quel sogno chiamato Europa. Quindi le motivazioni dei bergamaschi hanno avuto la meglio su quelle degli azzurri, e se ci aggiungiamo che in campo, tra le fila nerazzurre vi era un avamposto bianconero, un difensore col vizietto del goal chiamato Caldara, acquistato e lasciato in prestito per due anni dalla Juventus. Proprio costui, ci ha rifilato una doppietta da “attaccante di razza”. Tutto qui voi direte? Certo che no! Il Napoli tutto ieri ha meritato la sconfitta. Quando dico tutto, intendo dal Presidente, con le sue esternazioni autolesionistiche del dopo Real, ed il successivo silenzio stampa ad oltranza. Con i giocatori, già stremati dalle tante partite a grossi ritmi, non hanno voluto spingere più di tanto per gran parte dell’incontro, quasi a volersi preservare per le prossime quattro partite “che contano”. Mertens, sicuramente, con la guarigione di Milik e con Pavoletti che spinge per mettersi in mostra, non si sente più una certezza al centro dell’attacco, perdendo quell’autostima che gli aveva consentito di fare faville siglando un gran numero di goals in campionato.

Quando l’attacco non tiene costantemente alta la palla facendo pressing nella metà campo avversaria, la difesa viene impegnata di continuo, con le continue incursioni avversarie. Se poi ci aggiungiamo che non riusciamo a far fare due partite di fila ad una coppia centrale difensiva titolare, in modo da affiatarsi, capiamo quante siano alte le probabilità di prendere goal. Ieri Maksimovic è stato un disastro, con avanzate a centrocampo, tante palle perse nei contrasti, lasciando campo libero agli attaccanti atalantini che si involavano spesso solitari verso Reina. Ieri la sua parte di errori li ha fatti anche mister Sarri, non schierando un po’ di riserve, certamente più motivate di quelli in campo. Tutto finito direte? Niente affatto, il bello è ancora tutto da vedere. Forza Azzurri!


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