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Il Napoli mette alle corde la Juve


L’incontro di domenica sera 1-1 al San Paolo con la Juve ha mostrato un grande Napoli che ha tenuto costantemente il possesso palla ed ha chiuso i bianconeri per quasi tutta la gara nella loro metà campo. La gara inizia con un goal al 7’ di Kedira che dopo un uno due con Pjanic infila Rafael, poi solo Napoli, tante azioni da rete, ma solo un centro di Hamsik che, dopo una triangolazione con Mertens, si presenta da solo in area. Preciso il tiro nel set alla sinistra di Buffon. Grande gara degli azzurri o solo una partita volutamente a ritmi bassi della capolista? Allegri ha subito sul serio oppure ha voluto dosare le forze in vista dei prossimi duri impegni di coppa Italia, con gli stessi azzurri, e di Champions ai quarti di finale col Barcellona? La risposta sta nel risultato che uscirà dal secondo incontro tra le due big del campionato, mercoledì sera. Personalmente ho un timore, ma spero vivamente di sbagliarmi, ovvero che la Juve si sia risparmiata, e che lo farà anche nel turno di ritorno della semifinale di coppa Italia. Il Napoli dovrebbe vincere con due gol di scarto, cosa non improbabile se ripetesse la performance di domenica sera, ma in campo dovrebbe ritrovarsi lo undici bianconero remissivo con in testa Gonzalo Higuain, la brutta copia del bomber che abbiamo conosciuto a Napoli. Troppo bello per essere vero direbbe qualcuno, ma la realtà, invece può essere proprio il tanto decantato pragmatismo di Allegri che ottiene, come al solito, il risultato utile con il minimo sforzo. La storia del Napoli recentissima narrava di un gran condottiero in attacco, Gonzalo, sostituito in modo più che dignitoso da MiliK ad inizio campionato. Il polacco non aveva per nulla fatto rimpiangere l’argentino “volta cabana” anzi l’attacco sembrava più armonioso e duttile rispetto a quello dell’anno precedente. I goals sono arrivati a grappoli un po’ da tutti i componenti del reparto avanzato. La sfortuna ha voluto che Milik si infortunasse e che fosse sostituito, seppur alla grande, da Mertens che non ha lo stesso peso specifico del polacco sulle palle alte, in particolare i cross dalle fasce. La stessa difesa azzurra ha perso una torre che indietreggiando dava una mano, specialmente quando gli avversari battevano i calci d’angolo, vedi la doppietta subita da Sergio Ramos nel confronto champions con il Real Madrid. Sarri, si sa, non cambia mai. Integralista al massimo, quindi squadra e modulo vincente non si toccano. Spero tanto che mercoledì si possa rivedere al centro dell’attacco azzurro l’ariete polacco, magari autore una doppietta , quella decisiva ad eliminare la Juventus. Un consiglio al mister del Napoli fresco di panchina d’oro, quello di aspettare un po’ gli avversari ad inizio gara, senza buttarsi all’attacco a testa bassa. Un goal ad inizio gara stavolta sarebbe davvero devastante visto il 3-1 subito a Torino.

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