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NON HO TEMPO

Come afferma la stessa scienza, perfino il concetto di tempo si evolve e chissà quante cose ci dirà ancora; il tempo avvolge tutto ed è un concetto pertinente anche alla politica, dunque, trovarlo tra le pagine e i capitoli di questa nostra trattazione, è normale.

A proposito, sei tu che dici sempre: “Non ho tempo”?

Beh, se è così, vorrei parlare con te di alcune cose; con te, sia chiaro!

Vorrei discernere di politica, vorrei che mi aiutassi, vorrei aiutarti, vorrei che riuscissimo a pensare perfino di giocare talvolta nella stessa squadra.

Vorrei, vorrei ... vorrei comunicare, conoscerti, dare e ricevere compagnia, confrontare le tue e le mie idee.

Si tratta di sentimenti elementari, di parole semplici che esseri umani generosi pronunciano ogni giorno al telefono, per strada, al bar … ovunque.

Semplici parole alle quali purtroppo, forse con qualche leggerezza, tu rispondi quasi sempre: “Non ho tempo”.

Che espressione apatica, non credi?

Poco originale, ripetuta da troppi e troppo spesso col ritmo dell'ossessione e con qualche traccia di presuntuoso vittimismo.

Parole che valgono davvero poco, eppure usate da buoni e cattivi, umili e arroganti, contenti e tristi, uomini e donne, poveri e ricchi.

Parole intrise della troppo “sconfinata” giustificazione del “devo lavorare”, “devo mangiare”, “devo mantenermi”; parole che sono spesso viatico di un sopravvivere mediocre e offensivo dell’ultimo brandello della tua libertà.

Forse non ci hai mai pensato, ma la mancanza di tempo è una sorta di truffa nella quale sei caduto come un allocco.

Una società che non ha tempo è una società che non sa riflettere, una società che non genera preoccupazione a certa prepotenza istituzionale, ovvero a quel potere politico che proprio per portarti via il tempo, ti annega nell’angoscia, nell’impedimento, nella regola immorale e nella burocrazia bastarda.

Eh sì, caro mio, ci sei proprio caduto come un allocco!

Non hai tempo insomma, dunque, non credi, non aiuti, non t’impegni e fai come di tutto per non valere nulla, nonostante ti senta un “duro”.

Ho sentito spesso come contesti e come ti lamenti!

Quei tuoi toni supponenti, quel coraggio solo urlato, quegli assurdi flash senza cognizione che lanci come se fossero luce al mondo.

No, non è vero che ti manca il tempo; forse scarseggi in umiltà, coraggio e preparazione.

Eppure, tutti insieme, siamo la forza e se la smettessi di non avere tempo, ti accorgeresti che quelle istituzioni che ci offendono e quei miserabili adepti del potere politico vigente, inizierebbero ad avere paura.

Caro amico che non hai tempo, caro lavoratore, caro elettore deciso o indeciso, procurati un po’ di tempo e di convinzione, sforzati di capire che il mondo va oltre il salotto di casa tua e i muri del tuo ufficio e che proprio lì, oltre quelli, c’è un nuovo paragrafo di vita che ti aspetta.


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