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Il Sindacato Polizia Penitenziaria in un suo recente comunicato mira a mettere in evidenza la sua situazione di "criticità" delle carceri italiane che, in particolare, nelle ultime settimane di questa stagione estiva tende ad aggravarsi
Il Sindacato di Polizia Penitenziaria segnala problematiche vecchie e nuove che riguardano le condizioni di lavoro del personale di Polizia Penitenziaria e in generale la situazione delle carceri italiane e sottolinea, in particolare, glii ultimi episodi che riguardano le continue fughe, suicidi e atti di autolesionismo da parte di detenuti, aggressioni al personale in servizio e risse tra detenuti, ecc. avvalorano la nostra denuncia sulla gravità della situazione.
"Tuttavia, precisa il comunicato, il S.PP. non si riconosce nelle posizioni espresse da altre sigle sindacali di categoria che hanno annunciato – a nostro parere emotivamente e senza un’attenta valutazione – di interrompere le relazioni sindacali con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in quanto non riteniamo si possa addebitare in capo al DAP tutte le problematiche esistenti. Non abbiamo alcun bisogno di un capo espiatorio e tanto meno di addossare ogni responsabilità al DAP. Riteniamo piuttosto necessario un confronto con chi ha responsabilità politiche - Ministro e Parlamento, in primo luogo – per individuare, costruttivamente, il percorso da seguire nella soluzione delle emergenze che riguardano il sistema penitenziario del Paese nel suo complesso. In quest’ottica la segreteria generale del S.PP. organizzerà per la prima settimana di settembre incontri alla Camera dei Deputati con del settore del settore per concordare azioni ed iniziative comuni.