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UNO SGUARDO INDIETRO, POI SOLO AVANTI



Il calcio visto dalla parte della maggioranza dei tifosi appare come qualcosa di estremamente fragile, dove basta davvero poco per far crollare certezze e far affiorare i primi dubbi, soprattutto se accade dove questo sport è vissuto in maniera così intesa e viscerale come Napoli.

Ecco perché basta una sconfitta contro un avversario tecnicamente inferiore per far temporaneamente dimenticare l’eccellente avvio di campionato degli azzurri dove il collettivo di Sarri ha confermato la capacità di esprimere calcio bello e remunerativo ma anche di saper vincere anche in maniera “sporca”; nonostante 3 vittorie su 3 partite, al termine della trasferta in Ucraina sono sorti i primi dubbi nella testa dei tifosi e col senno di poi ricordarsi di un mercato estivo volutamente conservativo dove sono arrivati solo Ounas e Mario Rui oltre alla conferma dei titolarissimi. D’un tratto gli elementi tanto decantati fino a un giorno prima sono stati messi subito sul banco degli imputati quando probabilmente la sconfitta può essere addirittura utile in chiave futura se si riesce a capire dove si è sbagliato, in primis l’approccio alla gara senza la necessaria intensità che fa pensare all’eventualità di aver preso sottogamba lo Shakhtar e nel mancato apporto di due degli uomini chiave del Napoli ovvero Pepe Reina e Marek Hamsik nonostante le due situazioni siano decisamente imparagonabili tra di loro.

Il portiere spagnolo è apparso in difficoltà in praticamente ogni situazione, addirittura comico in occasione del secondo gol dove l’elemento con maggiore esperienza della rosa per numero di presenze europee non può assolutamente reagire in questa maniera nonostante l’età non più verdissima, elemento quest’ultimo che avrebbe dovuto far agire il Napoli in maniera diversa durante la sessione di mercato andando a reperire un futuro secondo da affiancare a Reina mentre è diverso il caso di Hamsik che è in evidente ritardo di condizione fin dall’inizio della stagione e che magari sarebbe opportuno cautelarlo vista l’importanza del capitano, preferendogli per il momento calciatori più in forma visto il numeroso filotto di partite che il Napoli si appresta ad affrontare. Mai come ora la critica deve essere costruttiva visto che il Napoli resta un’opera imperfetta ma assolutamente magnifica in ogni dove, bisogna metabolizzare e imparare dai propri errori non snaturando il percorso che si è scelto di intraprendere.

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