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LA MATURITA’ E’ FIGLIA DEL BEL GIOCO


La stagione passata è stata costellata da numerosi elogi a Sarri e al suo grande lavoro che ha permesso al Napoli di coniugare un gioco spettacolare con tanti gol, tuttavia non è mancata qualche critica sia da parte di tifosi che di addetti ai lavori; una di queste era figlia di uno dei principali pregi ovvero la scarsa capacità di portare a casa punti quando il Napoli era incapace di sviluppare le proprie manovre, specialmente quando subiva gol o affrontava squadre molto chiuse , fattore non ha permesso un piazzamento finale migliore in classifica. Si è tanto parlato di un Napoli poco pratico, incapace di vincere le cosiddette partite “sporche” abilità evidentemente richiesta per dimostrare di essere una squadra matura. La ultime due gare di campionato rispettivamente contro Benevento e Lazio sono la dimostrazione che una squadra cinica e matura può allo stesso tempo fornire un gioco ragionato e spettacolare, gestendo a dovere i ritmi della partita a seconda delle situazioni e sapendo subire quando necessario: nella gara casalinga Sarri ha optato per l’undici titolare nonostante la non eccessiva difficoltà della partita anche attirandosi qualche critica, mettendo subito in chiaro che il Napoli ha come il campionato l’obiettivo principale e il 6-0 ne è la dimostrazione più pura, seppur contro un derelitto Benevento, con il primo gol segnato dopo neanche due minuti che ha consentito al Napoli di evitare sprechi di energie e trovare i successivi gol semplicemente facendo il solito gioco. La maturazione è risultata ancora più evidente nella più complicata trasferta in terra capitolina dove il Napoli era atteso dalla Lazio, una delle compagini più in forma del momento avendo battuto la Juventus in Supercoppa e il Milan per 4-1 grazie soprattutto alla flessibilità di Simone Inzaghi che prevedibilmente ha messo in difficoltà gli azzurri nella prima frazione trovando anche il vantaggio, e nonostante questo la squadra, come confermato successivamente da Sarri, non si è disunita ma anzi ha alzato il ritmo in maniera vertiginosa e con il progressivo indebolimento della retroguardia biancoceleste, ha segnato 3 gol in meno di 10 minuti. Il giornalista sportivo Mario Sconcerti ha di recente detto che il Napoli quest’anno è meno bello ma più cinico dello scorso anno, ma probabilmente adesso è più consapevole di quando bisogna essere bello.

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