Preceduto da anteprime, incontri e photocall, il nuovo film dei Manetti Bros., gli autori di "Song e Napule" e della serie tv "L'ispettore Coliandro", esce in sala a Napoli e in Campania il 4 ottobre, un giorno prima dell'uscita nazionale del 5 ottobre. Dai fasti di Venezia 74, dove ha divertito il pubblico al Lido col cast in laguna, alla città ritratta nel film, la Napoli in cui si muovono e cantano i personaggi interpretati da Serena Rossi, Giampaolo Morelli, Claudia Gerini e Carlo Buccirosso.
La storia raccontata è la seguente: Ciro (Morelli) è un temuto killer. Insieme a Rosario (Raiz) è una delle due “tigri” al servizio di don Vincenzo (Buccirosso), "o' re do pesce", e della sua astuta moglie, donna Maria (Gerini). Fatima (Rossi) è una sognatrice, una giovane infermiera. Due mondi in apparenza così distanti, ma destinati a incontrarsi, di nuovo. Una notte Fatima si trova nel posto sbagliato nel momento sbagliato. A Ciro viene dato l’incarico di sbarazzarsi di quella ragazza che ha visto troppo. Ma le cose non vanno come previsto. I due si trovano faccia a faccia, si riconoscono e riscoprono, l’uno nell’altra, l’amore mai dimenticato della loro adolescenza. Per Ciro c'è una sola soluzione: tradire don Vincenzo e donna Maria e uccidere chi li vuole uccidere. Nessuno può fermare l’amore. Inizia così una lotta senza quartiere tra gli splendidi scenari dei vicoli di Napoli e il mare del golfo. Tra musica e azione, amore e pallottole.
Ospite l'anno scorso del Giffoni 2016, Giampaolo Morelli annunciò di aver preso parte al film, che allora aveva questo titolo provvisorio, Napoli Canta e Spara: "È una sceneggiata napoletana rivisitata in chiave moderna, con tutti i canoni del genere, dalle sparatorie alla musica. Sarò un 'malamente' atipico" disse a suo tempo l'attore, che ai ragazzi della kermesse regalò anche questo consiglio per il loro futuro: "La mia prossima destinazione è avere sempre nuove destinazioni. Bisogna darsi sempre nuovi traguardi e non fermarsi mai. Non so quale sia la strada per diventare attore - aggiunse Morelli - ognuno può trovare la sua. C'è chi fa l'accademia, chi viene dal Grande Fratello ed è straordinario: se sentite l'esigenza di fare qualcosa non fermatevi mai, nemmeno di fronte ai no. Ho capito che avrei voluto fare l'attore alla fine del liceo. Ero giovanissimo, anche perché a 12 anni ero già in quarta Ginnasio e avevo appena iniziato a 'darmi' allo show facendo il prestigiatore. Ai miei tempi era diverso. Mentre studiavo Giurisprudenza all'università ho fatto di tutto: barman nelle discoteche, cabarettista nelle birrerie, dove davvero non ti calcola nessuno e sembra quasi tu chieda l'elemosina. Poi partii per Roma. Non mi ispiro a nessun attore: diciamo che mi sono formato con i film anni '80, un'età d'oro con i Goonies, Rocky... e grazie alla mia cultura Napoletana con Totò e Troisi".