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FAVORITI PER LA VITTORIA ? NO GRAZIE



Il Napoli prosegue nel proprio cammino quasi perfetto, 8 vittorie su 9 e con l’unico pareggio stagionale, contro un’Inter arroccatissima che ha dovuto spendere tantissime energie per non subire gol dalla squadra di Sarri, mentre la gara successiva, tutt’altro che semplice, ha visto gli azzurri contrapporsi a una sorta di piccolo tabù, ovvero il Genoa a Marassi, che nelle precedenti trasferte con Sarri in panchina aveva raccolto solamente due pareggi a reti inviolate grazie ad un atteggiamento molto prudente dei rossoblu unito a troppa imprecisione dei partenopei, quindi le premesse non parlavano di una gara semplice nonostante il divario tecnico, e la gara ha visto un Napoli autoritario che ha portato a casa i tre punti nonostante l’iniziale vantaggio dei grifoni e nonostante le sofferenze finali dovute a un atteggiamento troppo sicuro. Tutto ciò per buona parte dei media è apparso completamente normale, quasi scontato nonostante la doppietta stratosferica di Mertens, con primo gol su punizione magistrale e il secondo dopo uno stop difficilmente spiegabile dalla fisica, quasi tutti molto più impegnati a tessere le lodi di altri club, prevalentemente “strisciati”, per motivi prevalentemente pratici data la grande fetta di pubblico. Stesso discorso per la gara successiva, quella casalinga col Sassuolo dove il Napoli aveva di fronte una squadra in difficoltà ma che nel recente passato ha portato via punti preziosi, ben 4 su 6 nella scorsa stagione e che quindi rappresentava una gara da non sottovalutare; nonostante qualche calo di attenzione come ricordato anche da Sarri nel dopopartita, la squadra ha fornito un’altra grande prova di forza dimostrando grande maturità e gestione del ritmo partita da grande squadra. Nonostante ciò è stata evidente una successiva ricerca di elementi da colpevolizzare come Albiol, per una marcatura troppo molle su Falcinelli, Zienliski che entra in campo troppo contratto “dimenticando” il grande gesto tecnico che ha portato al doppio palo, Hamsik che non riesce a segnare e via discorrendo. Questo fenomeno, unito alle “mancate” attenzioni dei media nazionali è da vedere come fattore positivo, in primis perché si distoglie l’attenzione dagli azzurri e quindi la pressione in favore delle squadre di alta classifica o comunque tra quelle che hanno un bacino di interesse ampio, mentre si tratta il percorso del Napoli in maniera naturale, come se avesse già vinto qualcosa; inoltre il risultare perfettibili e criticabili è qualcosa che porta ad essere sottovalutati.

Meglio apparire più inoffensivi possibile, del resto in ballo c’è qualcosa di importante.

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