La gara al Bentegodi di Chievo che ha visto il Napoli, come sempre dominante ma decisamente non scoppiettante, impattare sul secondo 0-0 stagionale dopo quello casalingo contro i nerazzurri ha chiuso una settimana molto impegnativa sia dal punto di vista fisico ma anche quello mentale, visto che pochi giorni prima ha dovuto tenere testa al Manchester City targato Guardiola, che in Premier League continua a dominare, di sicuro una delle migliori squadre europee allo stato attuale, uscendone in maniera dignitosissima e se vogliamo anche eccessivamente punitiva per gli azzurri per quanto riguarda il risultato, partita che ha avuto la colpa di togliere al Napoli uno degli elementi più in crescita, ovvero quel Faouzi Ghoulam tanto cresciuto in questa stagione infortunatosi al crociato proprio contro gli inglesi e costretto ad un lungo stop. Tutti gli ingredienti necessari questi per far partire ancora una volta la corsa al colpevole, scadendo troppo spesso nel vittimismo misto a catastrofismo più puro, accentuato dal fatto che il campionato si è fermato a causa dei play-off della Nazionale: riecco che si incolpa la dirigenza di non aver dato a Sarri ricambi a sufficienza, oppure non di qualità eccessiva (già sul banco degli imputati Mario Rui) sulla colpa dell’allenatore che non ha fatto ruotare abbastanza gli uomini nella gara europea in favore di quella di campionato (oppure l’opposto), colpa di Callejon che sbaglia due gol di fila in due partite e via discorrendo. Contro il City era assolutamente lecito pensare ad un utilizzo estremo dei titolarissimi visto il palcoscenico europeo, ed era anche pronosticabile un grande dispendio di energie da parte degli stessi avendo da sopperire alla differenza tecnica tra le due squadre, quindi oltre ad incolpare il fato a proposito dell’infortunio dell’algerino c’è poco da recriminare vista anche la prestazione offerta dagli azzurri. Sarri ha fatto ruotare alcuni uomini soprattutto a centrocampo per la gara ravvicinata di Chievo e come già accennato nonostante il grande dominio territoriale è mancato il guizzo, merito di un Chievo molto determinato in fase difensiva e di una evidente scarsa brillantezza degli azzurri, in debito di ossigeno dopo la gara europea che non ha portato ai 3 punti come quasi sempre è accaduto finora in campionato. E’ bene far notare, anzi far ricordare che se il Napoli risulta leggermente calante il motivo è da ricercare nel lato fisico avendo dovuto anticipare la preparazione fisica in vista dei playoff di Champions in piena estate quindi risentendo le fatiche prima delle altre, ma questo è un fattore assolutamente preventivabile da parte di chi conosce un minimo questo tipo di preparazione: Il Napoli resta primo nonostante la vittoria della Juventus e nonostante la difficoltà di tanti impegni complicati e ravvicinati, con pochi gol subiti in un mese notoriamente difficile per i partenopei, se poi Sarri riuscirà a far fruttare la settimana di stop per far integrare Mario Rui negli schemi, avrà trovato il proverbiale uovo di Colombo.