Com'è bella la scrittura da Trieste in giù!
Rita Scarpelli continua il suo tour nazionale per la promozione del suo romanzo “E' PASSATO”: questa volta tocca a Trieste.
Nella suggestiva location “Hermetika”, galleria d'arte triestina, il 3 marzo scorso la scrittrice ha incontrato l'artista e pittrice Patrizia Mikol.
Un insolito incontro tra scrittura e pittura, con un intermezzo musicale a cura di Alexia Pillepich, che ha deliziato i presenti interpretando “Un bacio in più” di Marta Giordano, in arte Martzia, giovane e promettente cantante napoletana. Il brano è diventato ormai colonna sonora ufficiale di “' PASSATO”.
E' stato, infatti, utilizzato sia per la realizzazione del booktrailer promozionale, sia come accompagnamento durante gli eventi di presentazione del libro di Scarpelli, e non poteva mancare neppure a Trieste.
Il tema dell'incontro culturale è stato “Musica, social e relazioni umane: donne e uomini tra le nuvole”.
La storia del romanzo di Rita Scarpelli ruota intorno a Facebook: grazie a questo social network, i protagonisti della storia, tutti sulla cinquantina, riescono a riallacciare i rapporti dopo tanti anni.
Grazie ad una serie di scherzi del destino, inizieranno a frequentarsi di nuovo con una certa assiduità, ma dovranno fare i conti con il loro passato e con le loro scelte, che li hanno cambiati irrimediabilmente.
Il passato che, beffardo, ritorna prepotente ma che si scontra con persone nuove, usurate dalle solite lotte quotidiane con cui chiunque deve, prima o poi, misurarsi.
L' incontro tra i dipinti di Patrizia Mikol e il romanzo di Rita Scarpelli nasce da un episodio simile a quello raccontato dall'autrice: due amiche di vecchia data che si incontrano di nuovo, virtualmente, a distanza di tanto tempo.
“Patrizia ha ritrovato la sua amica Rita grazie a Facebook. Il romanzo di Rita parla proprio di amiche che, dopo anni, si ritrovano attraverso un social network” ha detto Mauro Mikol, moderatore dell'evento.
“L'amicizia, anni fa, era un valore che si condivideva concretamente e che si viveva senza schermi. Le lettere rappresentavano un mondo forse non concreto, ma molto più reale di quello che oggi sono le nostre chat. Tutti i social che noi utilizziamo, spesso, non rispecchiano quello che noi siamo veramente” ha detto l'autrice del romanzo. Una storia che coinvolge anche le nuove generazioni. I figli dei protagonisti, sono , infatti, presenti e determinanti per lo sviluppo della trama.
“I giovani sono capaci con le loro energie di essere più maturi anche degli adulti ”ha concluso la scrittrice.
Le parole di Rita Scarpelli hanno riempito, grazie a Federica Massaro, voce narrante dell'evento, la sala della galleria d'arte, fondendosi con i colori delle opere di Patrizia Mikol, una cornice perfetta per un incontro culturale, dove non sono mancati momenti di riflessione sui temi sociali più attuali.
“Il nostro ultimo progetto riguarda i libri sensoriali, libri tattili, fatti con materiali morbidi. Abbiamo iniziato a farlo per i bambini del Mali. Molti di loro non sapevano neppure cosa fosse una lavatrice. Il nostro regalo è il sorriso del bambino” ha commentato, commossa, Anna Rita Di Sante, dell'Associazione Little Dresses for Africa onlus, associazione che si occupa, tra le varie cose, di creare e distribuire vestiti per i bambini africani.