Marco Tullio Barboni continua la sua scalata nel panorama letterario italiano.
Ennesimo successo per Marco Tullio Barboni: fresco assegnatario di una Menzione d'Onore al Premio Internazionale di Poesia e Narrativa "“LORD BYRON PORTO VENERE GOLFO DEI POETI”, Marco Tullio prosegue con l' ultimo lavoro, "A spasso con il Mago. Merlino e io" (Viola Editrice) la sua lunga onda di successi in giro per Italia.
Il Premio, scaduto lo scorso 30 Settembre, aveva nella giornata del 4 Novembre le premiazioni.
Organizzatore del contest era l' Associazione Culturale “PORTUS VENERIS“ con il patrocinio di REGIONE LIGURIA, in collaborazione con l' Associazione “DICKENS FELLOWSHIP” Filiale italiana; il concorso, aperto ad autori italiani e stranieri, si articolava in cinque sezioni, tra cui la NARRATIVA EDITA. Presidente di Giuria: Alessandro Quasimodo, noto professionista nonchè figlio del Premio Nobel Salvatore.
Sceneggiatore, regista e scrittore, Marco Tullio Barboni appartiene ad una illustre famiglia che ha segnato tratti importanti del cinema italiano d’Autore. Lo zio Leonida è stato un magistrale direttore della fotografia, amatissimo da Anna Magnani; il padre Enzo, prima operatore alla macchina poi direttore della fotografia ed infine regista con lo pseudonimo di E.B. Clucher, ha legato gran parte della sua fama a film interpretati da Bud Spencer e Terence Hill e all’indimenticabile filone dei fagioli western. Frequentatore di set fin da bambino, è stato lui stesso regista e sceneggiatore, ed ha proseguito la carriera familiare con caparbietà e notevole talento.
Uomo di profonda cultura e variegati interessi, vede però il suo prossimo futuro come scrittore ed autore di nuovi testi teatrali, da tradurre anche in lingua inglese e magari da esportare in America. Il suo primo libro, "...E lo chiamerai destino", in realtà gia' si trova tradotto ed immesso nel mercato americano tramite Amazon.
Prefatto dal poeta e critico letterario Plinio Perilli, il volume assegnatario della menzione al Premio Lord Byron si riaggancia ad un celebre corto ("Il Grande Forse") diretto da Marco Tullio Barboni di qualche tempo fa, con Philippe Leroy e Roberto Andreucci tra i protagonisti "umani", mentre protagonista a quattro zampe della pellicola era il medesimo protagonista del libro "A spasso con il mago": l'amato cane Merlino, oggi scomparso.
Dalla vicenda reale di Merlino a quella letteraria, Barboni ha l'intenzione di rendere eterno, parlandone, il ricordo dell'amore provato per il suo animale, ma che riguarda tutti gli indissolubili legami similari che chiunque abbia posseduto un animale puo' capire; attraverso una passeggiata onirica che ricalca la passeggiata che Marco Tullio e Merlino hanno fatto ogni sera per anni, si snoda una vicenda magica ed incantata, che commuove e fa riflettere, e aiuta a ritrovare un legame a tutti gli effetti d'amore, anche solo attraverso un sogno lucido come descritto nel libro. La giuria ha premiato il volume, una autentica perla letteraria, scritta in totale forma dialogica.
Marco Tullio Barboni è stato anche tra i vincitori del prestigioso Premio Apoxiomeno 2017 a Firenze.
Ulteriori info sull'Autore a marcotulliobarboni.com; sul volume segnalato dal Premio a aspassoconilmago.it