Valorizzare l’isola, nella sua veste di riserva naturale e marina protetta, con la realizzazione di un’impresa di comunità che, grazie al ricavato delle attività intraprese sull’isola a impatto ambientale “zero”, possa contribuire a interventi di welfare generativo sul territorio flegreo e metropolitano, di qualsiasi genere e natura, rivolti alla formazione e al recupero dei giovani.
Nisida, impresa di comunità, puo’ offrire credibili alternative e rappresentare la speranza che si possa ancora mostrare il volto di una società pervasa da valori di legalità e di giustizia sociale che oggi , purtroppo, non albergano più nei cuori di molti di noi.
Valorizzare l’isola, nella sua veste di riserva naturale e marina protetta, con la realizzazione di un’impresa di comunità che, grazie al ricavato delle attività intraprese sull’isola a impatto ambientale “zero”, possa contribuire a interventi di welfare generativo sul territorio flegreo e metropolitano, di qualsiasi genere e natura, rivolti alla formazione e al recupero dei giovani. Un welfare in grado di rigenerare e far rendere le risorse già disponibili atte a potenziare il rendimento degli interventi delle politiche sociali, a beneficio degli aiutati e dell’intera collettività. Dalla bontà e dalla carità alla giustizia dando sempre più valore alle persone. Un welfare non piu’ costo per la società ma vero e proprio investimento sul capitale umano. Lo scopo è educare e formare le giovani generazioni prevenendo la devianza e rafforzando le azioni volte al recupero e all’inclusione sociale di coloro che sono stati già oggetto di provvedimenti della giustizia penale minorile. Siamo al paradosso: il mondo della criminalità offre inclusione mentre la società civile stenta ad offrirla. E’ quindi necessario che la parola inclusione si apra a significare che Nisida si offre finalmente al territorio offrendo allo stesso tutte le sue potenzialità per lo sviluppo e la crescita formativa dei giovani. Nella configurazione “Nisida: impresa di comunità” l’isola si offre con tutta la sua struggente bellezza a potenziare la cultura della solidarietà, del volontariato, dell’educazione al territorio donando nel contempo fiducia e senso di appartenenza a tutta la cittadinanza. Con Nisida, impresa di comunità, si potrebbe riuscire a cogliere due obiettivi fondamentali: valorizzare in maniera sostenibile una delle più belle isole del golfo di Napoli restituendola alla fruizione pubblica, e nel contempo beneficiare della positiva ricaduta sul territorio isolano e metropolitano delle azioni messe in campo grazie alla formula innovativa dell’impresa sociale. Peraltro la restituzione di Nisida alla libera fruizione, nella sua veste di riserva naturale e marina protetta, è in linea con la progressiva eliminazione di strutture carcerarie avvenuta per altre isole nazionali : Pantelleria ,Capraia, Santo Stefano , Gorgona (visitabile con prigione attiva a 75 turisti al giorno) Ventotene, Asinara ,Ponza, Pianosa, Favignana, Procida.
La valorizzazione di Nisida, quale area marina e naturale protetta aperta alla pubblica fruizione controllata, rappresenta una prospettiva immediatamente concretizzabile dal momento che non sono necessari tempi di attesa ( realizzazione di bonifiche etc. previste per l’area di Bagnoli) e reperimento risorse finanziarie. L’isola restituita alla pubblica fruizione controllata si presta, da subito, a fungere da attrattore ambientale, turistico, culturale, sociale, per tutta l’area dei campi flegrei. Si ridisegna uno scenario economico nuovo, esente da interessi speculativi, per un’area che , per circa un secolo , è stata compromessa da attività industriali ora del tutto dismesse. Una degna partenza per la rinascita dei campi flegrei nell’attesa della valorizzazione di Bagnoli e di tutta la linea di costa a nord di Napoli, oggetto di un masterplan della Regione in corso di attuazione. La ripresa di fiducia dei giovani nel proprio territorio, sulle potenzialità dello stesso e sulle opportunità che si offrono per la crescita formativa ed occupazionale di tutta la città metropolitana costituisce uno dei motivi fondanti della necessità di valorizzare quanto prima Nisida. Ai giovani si aprirebbero le porte dell’educazione al territorio, molto spesso dimenticata nel sud dell’Italia, quale elemento indispensabile per potenziare nelle coscienze di ciascuno la necessità di difendere innanzitutto l’ambiente in cui si vive e si opera, rispettandolo come la propria casa. Ripercussioni benefiche si otterrebbero per tutta l’area metropolitana grazie alla sinergia dei partecipanti all’iniziativa, pubblici e privati, accomunati dal desiderio di sviluppare prospettive, pratiche di sviluppo, atte a rigenerare le potenzialità del territorio. Tra queste ripercussioni si segnalano: -offerta di posti di lavoro da assegnare in particolar modo a ex detenuti e a giovani a rischio. Si darebbe un aiuto immediato a tutti gli ex detenuti che molto spesso , a causa della loro condizione, stentano a trovare lavoro. (vedi appello agli imprenditori del direttore del carcere Gianluca Guida “sono giovani uomini che meritano il nostro sostegno, se qualcuno puo’ darci una mano per trovare attività che abbiano un minimo di stabilità, magari nel settore della ristorazione o dell’assistenza paramedica, ci contatti. Da soli non possiamo piu’ farcela”). Con l’aiuto di Nisida impresa di comunità invece si risponde immediatamente all’accorato appello di richiesta di lavoro per gli ex detenuti del Direttore del carcere. Un grande aiuto per evitare le ritrosie da parte di coloro che non offrono opportunità a giovani con passato legato a problemi giudiziari e una grande opportunità per evitare che i giovani detenuti una volta restituiti alla vita civile possano cadere nella recidiva. -possibilità di far lavorare a stretto gomito giovani di diversa estrazione sociale e con storie di vita totalmente diverse favorendo un percorso di inclusione sociale di primario interesse. -apertura di numerose attività artigianali sull’isola a impatto ambientale nullo: Vela ,trekking, astrologia, parco letterario, archeologia subacquea, laboratori artigianali, aquiloni acrobatici e non, teatro, concerti all’aperto , botanica e orti urbani, belvedere da cui ammirare i panorami (con o senza cannocchiali a pagamento) , danza, yoga, acquario, sup, snorkeling, ornitologia, servizi di mobilità elettrica sull’isola, giro marino dell’isola , elioterapia, sede distaccata osservatorio astronomico,stabilimento balneare, mostre varie , punto di partenza per visite campi flegrei, acquario, corsi di ceramica, pizza, studio della biodiversità, corsi di formazione compreso quello innovativo sull’economia circolare, collegamento con le potenzialità del Parco Virgiliano e della grotta di Seiano, con il pontile nord di Bagnoli, con le adiacenti aree archeoologiche dei Parchi della Gaiola e dei Campi Flegrei mettendo in sinergia tutte le ineguagliabili ricchezze di una zona unica al mondo.
Ma a beneficiare maggiormente delle attività della impresa di comunità svolte sull’isola , grazie a parte degli utili dell’impresa sociale realizzati e non destinati a essere ripartiti, verrebbe ad essere tutto il territorio metropolitano dove potenziare le attività di carattere sociale rivolte ai giovani unitamente alla realizzazione di tutte le infrastrutture dedicate all’infanzia e all’adolescenza di cui se ne avverte tanto il bisogno (campi di calcio, asili nido, parchi all’aperto, servizi da offrire ai giovani a rischio etc.). -esempio nazionale, se non internazionale, di replicabilità delle innovative formule di solidarietà allargata e di inclusione sociale realizzabili grazie alle imprese di comunità che consentono di individuare nuovi equilibri tra sviluppo capitalistico, sostenibilità ambientale e solidarietà sociale garantita dalla nostra Costituzione