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ROSSINI E NAPOLI AL MASCHIO ANGIOINO


Una serata di canto, musica, danza dedicata a Napoli, Rossini, alla luna, al mare, alla danza della nostra bellissima città


Un bel pubblico accogliente e caloroso ha applaudito gli artisti che hanno dato vita ad uno spettacolo raffinato e vario, proponendo brani di repertorio rossiniano operistico, cameristico, coreografico, insieme a dei brani meno conosciuti sia della tradizione del bel canto musicale antica napoletana che di quella classica da salotto!

L'evento, presentato al Maschio Angioino, è stato organizzato e curato dall'Associazione Culturale Noi Per Napoli nell'ambito della XL Edizione di Estate a Napoli indetta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napols

Nel cast: Olga De Maio soprano, Luca e Lucio Lupoli tenori, Maurizio Iaccarinopianista, Andrea Ceccomori flautista, le coreografie del Centro d’Arte Tersicorea diGloria Sigona e Livia Spoto ed il loro Corpo di ballo con il ballerino ospite Liberato Novellino con le ballerine Flavia Fisciano, Marisa Fortunato, Michelle Priore, Emanuela Terracciano, Roberta Tripodi, la voce narrante Giuseppe Giorgio.

Al chiaro di luna hanno riecheggiato le note di romanze quali Vaga luna di Bellini, la serenata dal Barbiere di Siviglia rossininano ” Se il mio nome saper voi bramate”, la donizettiana “Me voglio fa na casa”, la Santa Lucia di Cottreau , fino poi alle “variazioni su tema di Rossini” di Chopin per flauto e pianoforte,alle coreografie dei passi a due di Massenet, Delibes, Minkus, la grande tradizione classica napoletana con Piscatore e Pusilleco, Mandulinata a Napule, Torna a Surriento e il brano dell’antica canzone classica napoletana La vesta nova…

Suggestive ed emozionanti le interpretazioni degli artisti che hanno entusiasmato il pubblico numeroso, in una serata veramente di pura arte e bellezza della musica della nostra immortale tradizione! Il cameo della serata, come sigla di apertura e chiusura, e’ stata la Danza di Rossini, eseguita dai cantanti e dal corpo di ballo in una perfetta fusione di bel canto, danza e musica.

Una serata in cui è stato messo in luce il profondo legame tra il genio pesarese e la Città di Napoli in cui venne chiamato dal grande impresario Domenico Barbaja a dirigere il glorioso Teatro San Carlo tra il 1815 ed il 1822, la viva giocondita’ che egli trasfuse nelle sue opere buffe maturo’ molto probabilmente a contatto con la vivacità dell’ambiente musicale della città e con la grande tradizione della Scuola Napoletana di Scarlatti, Pergolesi e Paisiello!

Per il pubblico e' stato un viaggio ideale e romantico ricco di suggestioni ed echi, passato dalla Tarantella di Rossini alle romanze di autori a lui contemporanei come Donizetti e Bellini, fino a giungere a quegli autori posteriori legati al mare, alla luna, alla danza e a una Napoli gioviale e stimolante. La finalità di queste iniziative artistiche sono sempre quelle di poter diffondere tra un pubblico più vasto la conoscenza di brani musicali di un repertorio appartenenti sia all’opera lirica che alla tradizione classica napoletana meno nota, più antica e di trasmettere maggiormente alle giovani generazioni dei punti saldi di riferimento sui quale fondare sempre di più la propria identità culturale.

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