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MARCO GIZZI CON LA SUA PERSONALE A PALAZZO BONIFACIO VIII

Nei giorni scorsi, a Palazzo Bonifacio VIII di Fiuggi (Roma) sono state esposte le opere dell’artista Marco Gizzi, considerato il Genio Malinconico.

Mostra di Marco Gizzi a Palazzo Bonifacio VIII

Alla personale, realizzata in collaborazione con la Life Art Gallery di Battipaglia (SA), erano presenti l’Assessore alla cultura Stefano Gizzi, il Sindaco di Ceccano Roberto Corigiore e il Sindaco di Fiuggi Aliosca Beccarini.


Marco Gizzi è un nomade sedentario. Sicuramente due concetti antinomici, ma che esprimono perfettamente questo artista dalla personalità eclettica, complessa ed intrigante, estremamente legata alle proprie origini e, al tempo stesso, desiderosa di scoprire ed esplorare nuove mete geografiche e culturali.


Approdato all’arte per caso, Marco Gizzi, all’inizio degli anni ’80, parte come un argonauta alla ricerca del “vello d’oro”, trovandolo nella pittura.

Contesto della propria formazione artistica è la Ciociaria, terra “madre” dalla quale l’artista si allontana sempre a malincuore.

La sua è una vita vissuta all’insegna di autentici valori, di antiche consuetudini mai rinnegate, poiché tale universo rurale nutre gran parte dei soggetti tradotti in pittura.

Ricca di diverse sedimentazioni, assimilate e rielaborate nel corso degli anni in una personale sfera espressiva.


“Ho cominciato a fare arte sin da piccolo, soprattutto disegni: ricordo che disegnavo in continuazione e dappertutto, lasciando le mie impronte anche sui banchi dell’Itis che ho frequentato. La pittura vera e propria, invece, è arrivata in seguito alla perdita di mio padre. Si è sprigionata per colmare proprio quel vuoto che avevo dentro!” – racconta l’artista.


Opere di Marco Gizzi a Palazzo Bonifacio VIII

Secondo Gizzi ritiene "la vita viene dalla morte” e da quest’ultima la vita rinasce alla vita vera, che è poi quella spirituale e interiore, quella assoluta.

Per questo motivo, la pittura, sostiene Gizzi, va vista come fonte di vita e coraggio, quindi non come ‘ispirazione’, ma come ‘respirazione’: un fenomeno del tutto naturale e inevitabile, che gli consente di vivere e dipingere seguendo un ritmo tutto spontaneo, per nulla costruito. Egli segue l’euritmia dei greci, l’armonica unione tra la mano che dipinge e il quadro che si realizza.

I primi lavori di Marco Gizzi erano prevalentemente surrealistici: dipingeva senza un disegno preparatorio, facendosi semplicemente guidare dall’istinto. La maggior parte di quei quadri erano scuri o con poca luce.

Questo tratto, nel tempo, è sfumato in maniera evidente. Oggi, nelle sue opere, utilizza tantissima luce.

I soggetti sono frutto di letture del tutto casuali. C’è una sorta di anarchia nelle sue scelte. Ama soffermarsi sugli argomenti che lo interessano e, a quel punto, si documenta fino a quasi sviscerarli.Ama soffermarsi sugli argomenti che lo interessano e, a quel punto, si documenta fino a quasi sviscerarli.

Attratto dalle storie sui cavalieri medievali, sulle milizie sacre e sui templari, ha deciso di idealizzarli nei suoi quadri trasformandoli in un mito personale che risale alla sua infanzia, epoca in cui giocava e fantasticava con le figure dei cavalieri.

Poco dopo gli inizi, comincia a dedicarsi alle nature morte per acquisire le tecniche di pittura. Successivamente, affezionatosi al genere, comprende che spesso le nature morte sanno essere più inquietanti dei soggetti umani: basta spostare di qualche centimetro la loro disposizione, scegliere dei colori diversi, direzionare la luce che le colpisce da un altro punto di vista, per raggiungere esiti più drammatici o, al contrario, più pacati.

Per questo nutre attrazione per le nature morte.

Dal 25 Luglio 2017, il Maestro Marco Gizzi espone le sue opere nell’ampio show room di Life Art Gallery di Battipaglia (SA).

Grazie alla collaborazione con la Life Art Gallery, Gizzi ha effettuato varie mostre collettive, tra cui le più importanti a Pordenone, Padova, Roma, Bari, Stoccarda.

La galleria è aperta 365 giorni all’anno e permette a tutti di poter apprezzare i diversi periodi dell’artista in qualunque momento.

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