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PREMIO INTERNAZIONALE CITTA' DI BUDAPEST A ESTER CAMPESE

ENNESIMO PREMIO ALLA PITTRICE ROMANA ESTER CAMPESE

La nota pittrice romana Ester Campese, in arte Campey, riscuote l’ennesimo successo con il Premio Internazionale Città di Budapest che le viene assegnato per essersi distinta nel panorama artistico contemporaneo non solo in Italia, ma anche e soprattutto in scenari internazionali dove è spesso protagonista. Il “Premio Internazionale Città di Budapest” viene consegnato ad Ester Campese nell’ambito dell’importante manifestazione cosmopolita Biennale Internazionale dell’Est. L’Est Europa si conferma prestigioso scenario in continua evoluzione artistica ed economica in cui ben si colloca la presenza della pittrice Campey che contestualmente partecipa anche alla mostra che sia avvia il 22 novembre alla Galleria Pintèr a Budapest.


Questo ulteriore prestigioso riconoscimento che le viene tributato, si aggiunge ai tanti che l’artista ha ottenuto nel corso della sua acclarata carriera. I vari direttori artistici, critici ed addetti ai lavori, spesso le hanno riconoscono “l’aver saputo valorizzare l'arte e la creatività italiana in Europa”.

Un’elegante artista cosmopolita, raffinata pittrice, che si è da tempo distinta attraverso le sue opere in cui il soggetto femminile è spesso presente, tanto da essere soprannominata “la pittrice delle donne”.

Tra i molti premi ricevuti, diversi testimoniano non solo il suo impegno artistico, profuso senza sosta, ma anche quello culturale avendo avuto la “capacità di attuare e coniugare fattivamente la sua capacità di andare oltre i canoni del comune pensare, contribuendo in tal modo nella creazione di nuove esperienze che concorrono a catalizzare un cambiamento positivo non solo in Italia ed Europa”.


Ester Campese, infatti, si è naturalmente fatta latrice di messaggi da trasferire ad ampio spettro, attraverso il linguaggio dell’arte che propone con le sue opere. Il suo stile è riconducibile all'impressionismo moderno, ma non tradisce i canoni pittorici classici e figurativi, pur apprezzando anche l’astrattismo in cui si diverte a celare simbolismi concettuali, spingendo l’osservatore acuto ad una introspezione emozionale, con un significato profondo che va ben oltre a quanto rappresentato in prima istanza.


Campey ha esposto in tutto il mondo nel corso nella sua attivissima carriera. Ricordiamo solo alcune delle città in cui è stata presente Miami, Osaka, Dubay, New York, Parigi, Londra, Barcellona, Mosca, San Pietroburgo e, non da ultimo, Budapest. Un curriculum ineccepibile, consolidato nel tempo e costruito con passione e pazienza, passo dopo passo. Un’artista che è oggi anche orgoglio italiano e degno talento artistico del “Bel Paese” che spesso rappresenta, come in questa circostanza, anche all’estero.

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