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CAFIERO: “LA MUSICA E' COMUNICAZIONE CHE CURA”


Cafiero, tra le novità più interessanti del panorama artistico italiano, ha pubblicato a sorpresa l'inedito “Ti guardo ancora un po'” sostenendo la Protezione Civile Nazionale e la Regione Puglia nell’impegno contro il Coronavirus. Il singolo, disponibile in video esclusivamente su YouTube, farà parte del nuovo progetto discografico del musicista e cantautore salentino, in uscita nei prossimi mesi. Con il brano “Ti guardo ancora un po'”, realizzato a distanza con la band, Cafiero sottolinea l'importanza della musica come unione universale e cura individuale.


Come è avvenuto il processo di realizzazione a distanza?

Ero a casa per lo stop/quarantena, come tutta l'Italia, e stavo iniziando a scrivere “Ti guardo ancora un po'” quando Filippo Longo (batterista) mi ha mandato una demo contenente una sua composizione alla batteria, registrata nel suo home studio recording “Jungle Studio”. Il suono mi è piaciuto molto e gli ho chiesto se potessi utilizzarlo per questo nuovo brano. Da lì è partito tutto. Ho coinvolto Tonio Longo al basso e Daniele Leucci che da Roma ha mandato percussioni e vibrafono. La tecnologia in questo oramai è, da tempo, super efficiente per far sì di poter lavorare a distanza. I missaggi e il mastering sono stati lavorati e finalizzati da Filippo nel suo studio.

Qual è il messaggio che vorresti arrivasse al pubblico attraverso “Ti guardo ancora un po'”?

Che la distanza è amore che ti fa scoprire le verità che hai dentro e fuori da te.

Il sound del brano, diverso dal lavoro pubblicato in precedenza, è segno di un nuovo orientamento musicale?

Il sound del brano è diverso perché ci siamo adattati alla situazione, un'idea più semplice nella realizzazione acustica ma, come tutte le cose semplici, non è detto che poi siano facili: ci vuole una grande intesa con la band per poter realizzare un brano con un senso ma senza una vera pre-produzione. Con i ragazzi della mia band suono da una vita e quindi questo ci ha aiutato molto.

Canti l'amore in varie forme e, questa volta, ti fai portavoce di un messaggio di solidarietà per la lotta al Coronavirus dimostrando che la musica non solo unisce e dona sollievo all'anima e al corpo ma può sostenere concretamente una causa importante. Un tuo pensiero sulla musica….

Ognuno fa quel che può per essere utile al prossimo o almeno questo per me è normale sempre, figuriamoci in una situazione di tale portata storica! In generale io suono per comunicare qualcosa che possa regalare un emozione a chi mi ascolta. La musica è comunicazione che cura.


Vanti un curriculum importante; quando hai capito che la tua passione poteva trasformarsi in professione?

Ho sempre suonato guidato dalla passione e sono sempre stato fin da piccolo molto determinato e costante. Volevo solo suonare ovunque ed è diventata una professione senza pensarci troppo.

Nel 2019 sei entrato a far parte, come chitarrista,della super band del tour di Raf e Umberto Tozzi. Come hai vissuto questa esperienza e cosa ti ha lasciato artisticamente?

Sono due Maestri dalla grande esperienza e dal grande genio; da due come Raf e Tozzi puoi solo imparare continuamente.

Il nuovo singolo farà parte del tuo nuovo progetto discografico. Cosa deve aspettarsi il pubblico?

Si, nel nuovo lavoro, sarà presente anche “Ti guardo ancora un po'”. Pubblicherò, nei prossimi mesi, una Pendrive molto particolare e densa di contenuti che veicolerò in un primo mento solo attraverso il web e poi man mano si vedrà.

Un tuo personale saluto ai nostri lettori…

Ciao a tutti e restate a casa. Mi raccomando, oltre a non uscire, ascoltate tutta la buona musica del mondo che ancora non avete ascoltato... non basterà una quarantena per ascoltarla tutta!


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