“I Dopocena Live di Dog different – esordisce Michela Melis, istruttore cinofilo- nascono nel periodo particolare della quarantena dall’ intento comune alle nostre Associazioni cinofile di offrire a tutte le persone che desiderano connettersi una forma di intrattenimento culturale a 360° sul cane e sul suo mondo che si fonde con il nostro".
Ma come e perché è nata questa iniziativa?
Per farlo abbiamo ospitato, continua Michela Melis, nelle nostre dirette diverse stimate personalità quali : veterinari esperti in comportamento, Istruttori cinofili, formatori, consulenti di zoo, antropologia ed anche scrittori che con il loro lavoro e con le loro scelte contribuiscono attivamente alla divulgazione dell’approccio cognitivo-zooantropologico alla cinofilia che ci accomuna.”
Questo approccio mette il cane e la relazione con l ’uomo al centro, con l’obiettivo di favorire una relazione
equilibrata,appagante e rispettosa dei bisogni reciproci e soprattutto rispettosa della diversità di specie.
“E’ stato bello poterci unire in questo progetto pur trovandoci in luoghi d’Italia molto lontani, tutti i nostri ospiti si collegano da diverse parti del Paese, questo a dimostrazione del fatto che c’ è una rete culturale molto forte e molto diffusa e che siamo tutti entusiasti e motivati nel diffondere il nostro messaggio”.
Qual è il target a cui vi riferite?
“E’ composto prevalentemente da proprietari di cani ma in buona parte anche da colleghi professionisti del settore che trovano questi incontri di particolare interesse. Siamo state piacevolmente sorprese dal fatto che le dirette vengono seguite non solo dai nostri associati, ma anche da tanti esterni e dal fatto che le persone ci seguono costantemente dalla prima serata e ci stanno arrivando molti feedback positivi
“Ritornando alle associazioni cinofile promotrici di queste belle iniziative, qual è il messaggio che lanciate attraverso di esse?
"Il nostro messaggio- continua Anna Bernardelli, istruttore cinofilo- è rivolto a tutte le persone che hanno la fortuna e il privilegio di condividere la propria vita con un cane : imparate ad osservare davvero i vostri cani, a mettervi in ascolto e scoprirete quanto la loro diversità possa arricchire tantissimo la vostra vita attraverso uno scambio reciproco. Il nostro obiettivo è quello di aiutare i proprietari a conoscere chi è il loro cane per costruire unarelazione profonda, fatta di empatia, rispetto reciproco e condivisione. Troppo spesso l’ antropocentrismo impedisce di attribuire al cane il giusto valore che ha proprio in quanto diverso da noi”.
Quali altre iniziative sono in cantiere?
Il 20-21 giugno è in fase di organizzazione il Webinar che ospiterà Michele Minunno, istruttore cinofilo e Gabriele Ferlisi, psicologo, sulla tematica “Cane e uomo in relazione”. Sono, inoltre, molteplici le attività di cui si occupano le Associazioni cinofile “Essere cane Centro cinofilo” di Parma e” Vieni con Me,dog” di Cagliari. Oltre a percorsi educativi e riabilitativi personalizzati, classi di socializzazione, camminate e trekking a sei zampe, attività di zooantropologia didattica, laboratori di ricerca olfattiva ludica e consulenze professionali nei canili, organizzano anche interessanti seminari tra i quali i dopocena on line di Dog different. Durante il periodo estivo, conclude Anna Bernardelli, sospenderemo le dirette che però riprenderemo in autunno con nuovi ospiti e tematiche sempre attuali . Inoltre abbiamo in programma l’organizzazione di webinar e di seminari teorico-pratici con professionisti di fama nazionale con l’intento di continuare a divulgare conoscenza e formazione.
Alla trasmissione di domenica 31 maggio ha partecipato alla diretta di Dog different ,con un intervento dal titolo Stella stellina, nel quale si è parlato di libri, di cani, di isole, di bambini anche l'Associazione Napoletana "Il Fazzoletto di Perle", associazione nata dalla volontà e dal cuore di Giuseppina Ottieri con l’ obiettivo di realizzare iniziative culturali e formative, progetti di studio e ricerca, con servizi di consulenza per la promozione del benessere di ogni specie vivente,
“ I Greci - ha dichiarato Giuseppina Ottieri- chiamavano Italia Esperia, col nome della stella della sera, per indicare che, come il giardino custodito dalle Esperidi, si trova ad occidente. La stella, che è nello stemma della nostra repubblica, dichiara che la nostra identità è dialogica, costruita nel confronto con il diverso da noi. Ai bambini che stanno per addormentarsi una ninna nanna assicura che una stella vegli sul loro sonno, e su quello dei cuccioli di tutte le specie, ognuno con la sua mamma. Troppo spesso l’uomo confina ai margini chi ritiene imperfetto, manchevole, portatore di scorie scomode o sconvenienti. Ed è in questi margini abbandonati che spesso risiede la grande riserva genetica del pianeta. Lanotte è vicina. Le stelle possiamo essere noi”.