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CANOTTAGGIO: 4 EQUIPAGGI INCLUSIVI INTERNAZIONALI AFFRONTANO LA DISCESA DEL DANUBIO A REMI

Nella Foto la partenza da Vienna nella regata del 2019. Quest'anno Vienna è l'arrivo.

Da Linz a Vienna a remi sul Danubio, per circa duecento chilometri, con un gruppo di vogatori INCLUSIVO ed INTERNAZIONALE, che prevede, accanto ad una compagine dei Master del Circolo Canottieri 3 Ponti di Roma, la presenza di atleti diversamente abili, italiani e austriaci, per la maggior parte non vedenti o ipovedenti.

Un totale di 4 equipaggi da 8 con timoniere, seguiti in tutto il tragitto dagli organizzatori e dai tecnici dello Staff con 2 motoscafi d’appoggio.

Ciascun equipaggio che prenderà parte alla regata sarà composto per il 25% dei vogatori da atleti del PARA-ROWING.

È l’impresa che sarà tentata anche quest’anno, dopo il successo ottenuto del 2019, da Riccardo Dezi e Giulia Benigni, Presidente e Vicepresidente del Circolo Canottieri 3 Ponti, tecnici di Canottaggio di IV livello Europeo e la loro esperienza e preparazione lascia ben sperare.

I due allenatori infatti svolgono regolarmente attività remiera sia con atleti diversamente abili che normodotati. Riccardo Dezi è Direttore Tecnico del settore Para-rowing del Circolo Canottieri Aniene e allenatore dell’equipaggio societario PR3, vincitore della medaglia di bronzo ai Campionato Mondiali del 2017 a Sarasota composto da Paola Protopapa, Lucilla Aglioti, Tommaso Schettino e Luca Agoletto. Inoltre, per la Asd CC 3 Ponti sono impegnati nella attività agonistica due atleti del Para-rowing: Marco Carapacchio e Daniela De Blasis.

L'obiettivo, oltre a quello di realizzare un'impresa sportiva e di divertirsi insieme, è quello di mettere in barca i valori più alti del canottaggio e soprattutto del Para-rowing che vede al primo posto l’innalzamento della qualità della vita dell’atleta e delle persone che gli sono vicine. Nel caso di atleti diversamente abili, infatti, gli allenatori si trovano davanti a una situazione uguale e diversa, che mette in discussione alcuni approcci standard, ma che va nella direzione dello stesso obiettivo, comune a tutte le attività di coaching nello sport: fornire agli atleti tutti gli strumenti per vincere le proprie sfide. Solo la sinergia creativa di diverse professionalità permette di raggiungere questo traguardo.

Un’operazione complessa, che ha ottenuto anche quest’anno il sostegno della FONDAZIONE TERZO PILASTRO-INTERNAZIONALE che, sotto la guida del suo Presidente, il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, fortemente convinto del “no profit” come unica alternativa valida alle carenze dello Stato e del mercato nel fronteggiare molte delle esigenze della collettività, opera nei campi della Sanità, della Ricerca scientifica, dell’Assistenza alle categorie sociali deboli, dell’Istruzione e Formazione, dell’Arte e della Cultura.

Per l’opportunità che lo sport del canottaggio in questa occasione offre alla diffusione di valori come quelli della inclusione e della solidarietà, la Fondazione ha scelto di appoggiare il Circolo Canottieri 3 Ponti anche nella Discesa del Danubio 2020.


La regata

La città di Linz è il punto di partenza della regata. Cinque tappe per un totale di circa 200 chilometri. Martedi 28 luglio, da Linz, prenderà il via ufficialmente la Discesa, con una prima tappa di 55 km, che terminerà a Grein. Mercoledì 29 luglio gli atleti percorreranno a remi i 45 km che li separano da Melk. Giovedì 30 luglio la terza tappa, di soli 25 km, si fermerà a Durnstein. Venerdì 31, partiti da Durnstein, gli equipaggi raggiungeranno la città di Tulln a 45 km di distanza. La mattina di sabato 1° agosto vedrà l’imbarco del gruppo per affrontare l’ultima tappa, 30 km fino a Vienna.


L’arrivo a Vienna sarà presso il Donauhort Ruderverein, circolo degli atleti austriaci che prenderanno parte alla regata. I festeggiamenti di rito sugelleranno il riscatto dalla fatica.

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