CORRADO TARANTO: ATTORE, SCRITTORE E REGISTA
- Antonella Di Lello
- 17 set 2020
- Tempo di lettura: 3 min

“In questo mestiere non ci sono capitato per caso, è stata una mia libera scelta"
Corrado Taranto nelle mia intervista si racconta ricordando che appena diplomato ebbe la possibilità di lavorare in una multinazionale, ma per non tradire la sua aspirazione di diventare attore volutamente sbagliò tutti i quiz di ammissione
Appena diciottenne decise di fare teatro, cominciando con Natale in casa Cupiello e frequentando la casa di Mico Galdieri, regista e produttore napoletano che, quando mise in scena Assunta Spina, lo scritturò per il ruolo di usciere dicendogli che era nato proprio per fare l’usciere!
“Non ho mai capito, ricorda Taranto, se si fosse trattato di un complimento per la mia immedesimazione nel ruolo o un affettuoso consiglio: quello di trovarmi un altro lavoro”.
Ma il volo è spiccato e da allora in poi Corrado ha la fortuna di fare tutte le esperienze professionali possibili, senza nessuna raccomandazione e con tutti i grandi professionisti, del cinema, del teatro e della televisione.
“La gioia di fare questo mestiere, continua Corrado Taranto, non è mai venuta meno ed ogni volta l’emozione rimane immutata, come se fosse la prima, nonostante, spesso, troppo spesso e specialmente a Napoli, mi rendo conto che la qualità del panorama teatrale e non solo a causa del covid, si è molto abbassata”.
Corrado fa un sorriso e prosegue “Ecco, anche questa volta ho detto quello che penso. E’ uno dei miei vizi quello di cacciare fuori ciò che mi viene in mente, ciò che sento .In realtà, mi chiedo se sia davvero un vizio. A ben pensarci sono in molti a sostenere che sia anche una delle mie virtu’, nonostante spesso non venga molto apprezzata”.
Voltando pagina e ritornando al teatro, un’altra bella e lunga avventura vissuta nella sua carriera è stata il sodalizio con Mimmo Sepe.
“Sbaragliare tutti i templi del cabaret in tutt’Italia è stata una soddisfazione enorme. Essere i primi napoletani a vincere un Festival del cabaret nazionale, a Loano nel 1986 dove già tutto era stato deciso, e solo grazie a Paolo Panelli, presidente della giuria, far sì che le cose andassero diversamente...beh, non ha paragoni. A proposito di Mimmo Sepe devo ricordare che era un uomo di notevole spessore, grande artista, con il quale non avevo un rapporto come quello di due colleghi ma eravamo come due fratelli e .con la sua perdita di Mimmo io ho perso un vero compagno, un vero amico, un consigliere”.

Un’altra sua esperienza di successo è stata la pubblicazione del libro Noi..I Taranto, un diario di bordo ,la vita di due fratelli e un figlio- nipote (Corrado). Potrebbe sembrare una storia come tante altre ma non lo è.
Una bella famiglia tipica napoletana, quella di Carlo e Nino Taranto, due dei quindici figli del sarto Raimondo e di Maria, splendida donna dalla voce soave.
"Credendo fermamente che verba volant, scripta manent, ricorda Corrado, sono partito dalla precisa volontà di far conoscere i tanti aneddoti, le riflessioni e i momenti di quotidiana vita vissuta. Ho fortemente voluto che i ricordi non venissero dimenticati, non cadessero nell’ oblio. Ho pensato che sarebbe stato bello raccontare i ’fattarielli’, quelli che hanno incuriosito le persone comuni, chi li amava sul serio”.
Corrado Taranto, scrittore ha anche pubblicato un libro di poesie e due romanzi. Uno si chiama IL PAESE DEGLI IMBECILLI e l’altro che dovrebbe uscire ad ottobre, edito da GRAUSS è intitolato ANIME SEMPLICI. Sono le tante storie di personaggi, che facendo un percorso di vita diverso hanno cambiato l’evolversi degli eventi ai quali avrebbero poi preso parte.
Tra i tanti ruoli interpretati e premiati, uno, in particolar modo, ha conquistato Corrado ovvero il ruolo di nonno che è sicuramente quello che lo affascina di piu ed a tal proposito Corrado Taranto si esprime dicendo: Desidero farlo durare più a lungo possibile, cercando di godermi i nipoti , la loro crescita, le loro storie e il loro affetto. Non so se da grandi vorranno fare questo mestiere...sempre se, quando crescono, esista ancora il teatro come l’ho sempre inteso io. Poi si vedrà “.
Corrado Taranto, che è anche un cuoco provetto e fa una genovese così saporita che, come egli stesso sostiene “ fa fermare gli orologi”, da dicembre ad aprile 2021 sarà in scena al teatro Bracco di Napoli con due commedie ‘Oggi sposi sentite condoglianze’ scritta con Caterina De Santis e L’avvocato d’e cause perse’ scritta con Giacomo Rizzo e la De Santis.
Prima di salutarlo ho voluto chiedere a Corrado cosa ne pensa dei numerosi ragazzi che si avvicinano alla professione di attore e quali i suoi consigli.
“Ai giovani che vogliono fare l’attore, queste le parole dell'attore, dico solo di amare questo mestiere, studiate, interpretate, non vi limitate a recitare, la recita si fa a Natale. Noi siamo personaggi e interpreti. Non lo dimenticate mai”.

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