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A ROMA I GRANDI BIANCHI ITALIANI DA INVECCHIAMENTO INCANTANO CON L'EVENTO BEREBIANCO EDIZIONE 2025

  • Riceviamo e pubblichiamo
  • 14 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

Oltre 1000 gli appassionati che hanno affollato le sale dello storico hotel della Dolce Vita per incontrare i grandi vini di Berebianco 2025. Importante e numerosa anche la presenza della stampa di settore e degli addetti ai lavori, che hanno superato le 180 unità. E ancora, restando sui numeri, la degustazione libera prevedeva oltre 160 vini proposti in più annate per consentire al pubblico di capirne l’evoluzione; e poi le sei masterclass tutte fully booked che hanno guidato i partecipanti in un viaggio nel mondo dell’evoluzione assaggiando vini fino all’annata 2005.Ad aprire la manifestazione è stata la masterclass dedicata alla Falanghina del Sannio, organizzata in collaborazione con il Sannio Consorzio Tutela Vini: sono state proposte dieci etichette a testimoniare l’importanza di un vino che nell’immaginario collettivo è considerato un prodotto di pronta beva, da consumare giovane, mentre nel tempo manifesta tutto il suo carattere trascinante.“Vogliamo promuovere i migliori vini bianchi italiani - afferma Francesco D’Agostino, direttore di Cucina & Vini - quelli che, salvo eccezioni, non escono nella primavera successiva alla vendemmia. Sono vini che richiedono tempo di maturazione in azienda e poi in vetro per rivelarsi completamente, quei vini che gli addetti ai lavori di tutto il mondo chiamano bianchi da invecchiamento. Una definizione che sembra innocua – continua D’Agostino - ma che in realtà genera nel consumatore saltuario una certa soggezione, visto che il tema dell’invecchiamento viene circoscritto comunemente ai vini rossi.” 

Grande partecipazione attiva del pubblico nel corso di tutte le sei masterclass sulle vecchie annate, che hanno avuto il merito di suscitare vere emozioni a chi assaggiava, arrivando anche a far percepire il profondo e inscindibile legame tra un territorio vocato e il vitivinicoltore. Un aspetto lampante per gli addetti ai lavori, meno conosciuto tra i consumatori che vengono portati in un viaggio tra storia, tradizioni, scienza e conoscenza. 

“C’è un mondo dietro ai nostri migliori vini bianchi italiani! - conclude D’Agostino - Può incutere soggezione, ma il calice grazie alla sua invitante complessità è in grado di dissolverla all’istante. Questa la sfida che abbiamo lanciato con Berebianco dalla sua prima edizione di tre anni fa e anno dopo anno aumenta la consapevolezza di aver intrapreso la strada giusta”. 

Berebianco tornerà nel 2026 con la stessa formula: riunire i migliori bianchi italiani in un unico luogo, ascoltare il racconto dei produttori, degustando coinvolgenti e seducenti vecchie annate durante le masterclass. Intanto però, l’agenda degli eventi firmati Cucina & Vini ha un altro grande appuntamento in calendario: quello di martedì 1mo luglio con Bererosa 2025 a Roma in Villa Appia Antica, per la grande degustazione dedicata ai vini rosati italiani, fermi e con le bollicine!

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