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ENAPAY - L'UOMO SENZA PAURA!


Mi presento, mi chiamo Fabio, ma da qualche tempo, il mio nome è diventato Enapay, nome che deriva da una attenta ricerca, nei vari percorsi di vita, affrontati, e superati dopo osservazioni riflessioni di ciò che accadeva fuori e dentro di me. Il suo significato nella lingua dei Nativi è uomo senza paura; ciò non significa non aver paura di nulla, ma bensì affrontare, le proprie paure, di qualsiasi genere, esse siano. Sono nato e cresciuto in una famiglia medio borghese napoletana e la mia famiglia aveva un negozio di musica, Pop Discoteque, dove nella mia infanzia e adolescenza, ho appreso le mie nozioni di base, imparato a miscelare suoni armoniosi per creare amore, e Armonia, per poter “buttare fuori” nella danza, musiche scatenanti di un epoca diversa. Sono stato “un ragazzino”, pieno di fantasia e gioia da esprimere, cresciuto con una mam.ma, insegnante d’amore, quello vero autentico, che solo le Donne sanno donare Importante per il mio cambiamento è stato l’aver avuto accanto a me una autentica curandera alla quale sono grato, per tutto l’amore che ci siamo donati negli anni e che mi ha guarito l’anima e risvegliato la coscienza, Col tempo, ho avuto modo di frequentare maestri di Yoga, Biodanza e Reiki che hanno e continuano ad appagare la mia curiosità e voglia di voler apprendere. Il passare degli anni mi ha aiutato a riconoscere ciò che apparteneva alla mia vera essenza e quindi creare manufatti anche grazie all’insegnamento di mia madre sarta e di un papà modellista Sono riuscito a dare spazio libero alla fantasia avendo ricevuto da una sciamani (a mio avviso) un vero senso della semplicità, del far uscire le proprie emozioni, libere senza essere incatenato, a nessuna religione, ma avendo un credo ben definito, nel puro autentico amore. Ho sempre e costantemente cercato di dare un senso autentico a questa parola amore, parola che viene spesso utilizzata in modo al quanto superficiale. Oggi comprendo meglio il suo valore e con questo non voglio dire che ciò significa essere già giunto, al suo vero senso, ma di aver compreso molto di più. Il suono delle campane tibetane, le loro frequenze, il semplice respirare ascoltare, spegne il costante pensare della mente. Il palo della pioggia, autentico strumento sciamano, richiama il suono dell’acqua, quello che ci riporta, ai contatto con nostra madre nei mesi di gravidanza, nel grembo materno, lasciandoci cullare e accarezzare continuamente, da dolce e delicato amore, della nostra amata madre, prima di arrivare alla luce, qui su madre terra Ho sperimentato, prima di tutto e tutti, su me stesso, ciò che esprimo in questo mio parlare di me. Oggi utilizzo questi strumenti come strumento di essi, nella consapevolezza del presente, che tutto ciò, che noi facciamo con amore, non può che riuscire, sempre, bene. Ho assaporato, esperienze di viaggi con zaino in spalla, in posti di questo meraviglioso paese, come le montagne calabresi, quelle potentine, abruzzesi e tanti altri luoghi, a mio avviso magici, ho sempre incontrato, anime nella mia stessa frequenza, come esprimevo così, arrivavano.

La riscoperta del Mandala, amuleto porta fortuna o semplice oggetto dai colori vivaci armoniosi, creato, con uno specifico intento, può realizzare, con attenzione, ciò che realmente si desidera. Sono semplicemente, un uomo in cammino, che riscopre l’autenticità delle cose semplici. Un Uomo di conoscenza e di Coscienza, ben radicato e collegato a madre terra e a padre cielo. Prima di salutare chi mi ha seguito fino adesso voglio raccontare un breve episodio, che spero possa essere argomento di osservazione per il lettore! Ero partito per un viaggio, e con me avevo tutto il necessario, per una sopravvivenza, a dir poco per un mese... tra fornellino, tenda e tutto ciò potesse tornarmi utile durante questa immersione totale nella natura del Pollino, dove ho avuto e ricevuto un ospitalità, pura vera e genuina. Nel mio viaggio fui accompagnato da un personaggio fuori dal mondo comune, semplice e spontaneo, un autentico sciamano, conoscitore di erbe di piante che mi lasciò una volta giunti alla meta. Fu in quel momento che cominciai a sentire una libertà dentro, che non può è facile spiegare. Avevo il telefono con me, ma a ben poco serviva, non avendo nessun tipo di segnale. Durante la notte, senti arrivare una mandria di cavalli in corsa e preso dal panico, uscìi fuori dalla tenda, e nel buio più totale vidi una cavalla bianca abbastanza distante da me. Nel guardarmi attorno, mi accorsi di un altro cavallo nero, che mi girava attorno e che compresi era il maschio in protezione della cavalla bianca in cinta La mente crea strani giochi, crea paure inesistenti, create inconsapevolmente da parole dette, durante la nostra infanzia del tipo: se non dormi viene l’uomo nero!



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