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FELIX, DARE TO DREAM A MILANO, FILM SU FELIX LEU DI VALERIO BARILETTI E MORGAN BERTACCA

  • Riceviamo e pubblichiamo
  • 20 ore fa
  • Tempo di lettura: 6 min

FELIX, DARE TO DREAM è l’affascinante storia di un viaggio esistenziale, quello di Felix Leu, pioniere del tatuaggio moderno e capostipite di una delle famiglie più eccentriche e rispettate sulla scena del tatuaggio internazionale: la Leu Family, un clan bohémien che ha fatto della libertà e della creatività la propria arte di vivere.

Figlio della pittrice Eva Aeppli e assistente di Jean Tinguely, Felix è cresciuto respirando gli stimoli della scena artistica parigina degli anni ’60.

Insieme alla moglie Loretta, conosciuta a New York, ha viaggiato per il mondo sfidando le regole, per costruire un’esistenza alimentata da passione, arte, pensiero libero e spirito di avventura. Un approccio alla vita intenso e controverso che Loretta, voce narrante di questa storia, racconta insieme ai quattro figli: Filip, Ama, Aia e Ajja.

FELIX, DARE TO DREAM non è solo un film sul tatuaggio, racconta la ricerca di un modo alternativo di vivere, della indomabile volontà di rimanere fedeli ai propri sogni, navigando nell'oceano della vita.

FELIX, DARE TO DREAM .Note di regia

Considero me e la mia famiglia molto fortunati a vivere una vita in cui possiamo sostenerci facendo ciò che ci piace. La maggior parte della gente non ha questo. Eppure a volte basterebbe assecondare le proprie pulsioni artistiche e aprirsi al mondo”. Lo dice Felix Leu nella sua ultima intervista, venticinque anni fa.

Come è riuscito questo ecletticoartista bohémien, icona del tatuaggio moderno, a restare fedele a uno stile di vita alternativo ma allo stesso tempo mettere su una solida famiglia e una attività riconosciuta a livello internazionale?

 

Cercare di rispondere alla domanda ci ha spinti a raccontare la storia di Felix, affascinante esempio della pura “arte di vivere liberi” nel segno del Do ItYourself, principio che abbiamo sposato per realizzare il documentario. Abbiamo impiegato moltissimo tempo per ottenere la fiducia della famiglia Leu e poterci così “intrufolare” nella quotidianità della loro casa, per riprenderli nel loro habitat, come si fa con le creature rare, riuscendo a catturare dialoghi intimi e potendo accedere al ricchissimo archivio composto da filmati privati, foto, memorabilia.

 

Testimone principale dell’esperienza condivisa con i familiari è l’amata compagna Loretta, che dolcemente ci ha accompagnato in un viaggio carico di speranze, tormenti e sogni, lungo tutta una vita. Un viaggio alla ricerca di una dimensione in cui esprimere la propria identità liberamente. Assecondando i suoi spazi, tempi e routine, silenziosi e invisibili ma mai estranei,abbiamo assistito allo svolgersi del racconto di una famiglia “off the track”.

 

Il risultato è il racconto di una lunga storia d’amore, quella tra un uomo e una donna, un padre e una madre dal legame quasi ancestrale con i figli. Pagato a volte tragicamente e a volte umoristicamente il prezzo per vivere fuori dalle convenzioni sociali, i Leu hanno trovato la via per vivere fedeli al loro stile in autosufficienza, abbracciando nel bene e nel male e senza aspettative il proprio destino. Anche per questo restano ancora oggi esempio di una possibile alternativa esistenziale, se non altro utopica.

 

Valerio Bariletti e Morgan Bertacca


FELIX, DARE TO DREAM .Note di produzione


Per ottenere uno stile narrativo intimo e riflessivo abbiamo deciso di girare senza troupe e con attrezzatura tecnica ridotte all’essenziale. Volevamo condizionare il meno possibile il contesto lasciando i protagonisti liberi di muoversi spontaneamente nel loro ambiente abituale e preservare la naturalezza dei dialoghi.

Questo ha comportato una realizzazione lunga 6 anni, sviluppata in diverse sessioni di ripresa tra Svizzera, Francia e Inghilterra.

Il montaggio è stato realizzato a fasi, lungo tutto l’arco del progetto. Come spesso accade per i documentari, la scrittura vera e propria è avvenuta in itinere a partire dal lavoro di preparazione e approfondimento della storia di Felix Leu. 

Il racconto si è gradualmente affinato nell’alternanza tra sessioni di montaggio, di ripresa e di ricerca nell’abbondante e significativo archivio messo a disposizione dalla famiglia Leu, nella cui gestione Loretta ha avuto un ruolo prezioso e determinante. 

La narrazione è arricchita dalla colonna sonora originale composta da Ajja S.F. Leu, figlio di Felix, musicista affermato nella scena musicale elettronica internazionale. Come fosse un concept album tributo al padre, racconta la sua storia in modo strumentale, contribuendo a creare un’atmosfera immersiva e personale.

 

Valerio Bariletti e Morgan Bertacca

 

 

FELIX LEU

Felix Leu (1945–2002) è stato un artista eclettico, pioniere del tatuaggio moderno, noto per aver contribuito ad elevare questa primordiale forma di comunicazione, una delle più antiche nella storia umana e nata ben prima della lingua parlata, da rudimentale pratica artigianale a vera espressione artistica, ormai riconosciuta a livello globale.

Felix nacque a Basilea, Svizzera, figlio dell'artista Eva Aeppli e figliastro dello scultore Jean Tinguely, del quale fu assistente a Parigi nella metà degli anni ’60.

E proprio in quegli anni, mentre lavorava all’allestimento di una personale di Tinguely al JewishMuseum di New York, incontrò la pittrice e fotografa Loretta Buscaglia. Fu un colpo di fulmine che diede il via a una vita nomade, fatta di viaggi attraverso Europa, Nord Africa, India e Nepal, durante i quali la famiglia si allargò con la nascita dei quattro figli: Filip, Ama, Aia e Ajja.

Sempre sospinti dal fuoco sacro della passione, Felix e Loretta sostennero il loro sogno bohémien di vivere liberi non senza difficoltà, realizzando gioielli, vendendo pregevoli manufatti, realizzando opere come artisti di strada, senza mai smettere di sperimentare differenti forme di espressione artistica.

Nel 1978, mentre viaggiava in Kosovo, per puro caso Felix si imbatté nel tatuaggio che subito lo attrasse. Visse quella scoperta come un dono divino, meritato grazie alla dedizione nell’inseguire il suo desiderio esistenziale. Per quanto fosse una tecnica che non aveva mai considerato fino a quel momento, intuì che sarebbe stato il mezzo perfetto per poter sostentare la famiglia e al contempo continuare a viaggiare. Decise di imparare a tatuare.

E così, dopo l’apprendistato presso il minuscolo studio del mitico Jock’s Tattoo di Londra, Felix e Loretta si trasferirono con i figli a Goa, India, luogo mistico e al tempo meta prediletta dei viaggiatori liberi, dove avviarono la loro carriera di tatuatori.

Nel 1981, Felix e Loretta decisero di tornare in Europa.  Si stabilirono a Losanna, Svizzera, dove nell’esiguo e modesto trilocale al terzo piano del palazzo popolare ubicato al numero 34 di rue Central fondarono il leggendario "The Leu Family's Family Iron"studio.

Molto rapidamente Rue Central divenne punto di riferimento inderogabile per clienti e tatuatori che presero a visitarlo da tutto il mondo, incuriositi e attratti dal carismatico lavoro di Felix

Felix aveva sfidato e infranto gli schemi e le regole del tatuaggio tradizionale sviluppando un distintivo stile crossover tutto suo, influenzato da culture orientali, tribali, arte religiosa, psichedelica e biomeccanica, comics, surrealismo, ornamentalismo. Fu anche precursore del “custom tattoo”: tatuaggi unici e personalizzati sulla base dei desideri del cliente che eseguiva spesso a mano libera.

Felix Leu si è spento nel 2002, lasciando un'impronta indelebile nel mondo del tatuaggio. La sua eredità continua e si evolve ancora oggi grazie all’attività della famiglia, inclusi i figli, tutti artisti, nonché all'ispirazione fornita alle generazioni di tatuatori che lo hanno succeduto.

Felix ha contribuito in maniera decisiva allo sviluppo, innovazione e diffusione del tatuaggio, paradossalmente asceso dalla clandestinità underground di una volta, alla ribalta nell’odierna cultura di massa.

 

VALERIO BARILETTI

 

Nato il 4 Marzo 1969, laurea in giurisprudenza, giornalista freelance, critico musicale e cinematografico, inizia nel 1990 la formazione nel settore audiovisivo, partecipando sia nel reparto di Produzione che in quello di Regia, alla realizzazione di film, documentari, corti, spot, videoclip, programmi tv.

Soggiorna con frequenza a New York dove prende parte a workshop di sceneggiatura alla Columbia University, tra cui il seminario curato da Syd Field, e lavora a film e documentari indipendenti non-union.

 

1995-2002 co-fonda e sviluppa la Kubla Khan con cui produce tra gli altri: Ribelli per caso, Pater Familias, Senza filtro. Con Lacapagira (1999), film premiato alla Berlinale, vince il Nastro d’argento come miglior produttore.

Dal 1997 (Tre uomini e una gamba) al 2017, collabora anche ai progetti di Aldo Giovanni e Giacomo, come sceneggiatore e/o produttore artistico: cinema, teatro, commercial, partecipazioni radio, web e tv.

 

In parallelo scrive e collabora ad altri progetti tra cui quelli con Roberta Torre, Valerio Marchi, Ennio Fantastichini, Carlo Verdone, Pasquale Plastino, Simone Spada, Valerio Mastandrea, Gabriele Muccino, Giorgio Pasotti, Angela FinocchiaroPaolo Rossi, Vincenzo Terracciano, Alessandro Piva, Alessio Lauria, Valerio Attanasio, Adamo Dionisi.

Si è continuativamente interessato e dedicato alla realizzazione di documentari, specie bio che approfondiscono lo spirito di personaggi “unconventional”.  

 

MORGAN BERTACCA


 

Regista, sceneggiatore e montatore con una lunga esperienza nel cinema e nel documentario. Collabora da anni con artisti di primo piano, interessato a creare storie che uniscono emozione e intrattenimento.

 

Dal 2002 ha collaborato con Aldo Giovanni e Giacomo, in qualità di autore e regista su diversi progetti di successo per cinema e televisione tra i quali La banda dei Babbi Natale e Il ricco, il povero e il maggiordomo, film con il quale ha esordito nella regia cinematografica. 

Tra il 2017 e il 2021 ha co-sceneggiato due film con Aldo Baglio: Scappo a casa (premio del pubblico al Montecarlo Film Festival) e Una boccata daria presentato al Taormina Film Festival.

 

Tra il 2007 e il 2010 partecipa come co-produttore e montatore a due progetti cinematografici indipendenti: Tre Lire Primo Giorno e Un Sogno Serio, premiati in diversi festival internazionali. 

Nel 2011 fonda Mooz Film, casa di produzione indipendente, con cui ha realizzato 14 documentari, alcuni premiati in festival internazionali e trasmessi da diverse emittenti italiane e estere, oggi disponibili sulle piattaforme VOD. Tra i più recenti, BrokenBreath (2022), storia del primatista mondiale di apnea Mike Maric, è stato il primo documentario italiano a entrare nell’australiano Ocean Film Festival World Tour e Felix, Dare to Dream (2024), documentario sulla leggendaria famiglia Leu, che è stato presentato in anteprima al Transilvania International Film Festival (2024).

 

 

 

 

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