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IL PROGETTO "VITERESZERO" E' REALTA'


Presentato il progetto “ViteresZero: gestione dei vigneti a residuo zero e uso innovativo delle risorse idriche”

Presso la sala convegni Mercato Coperto di Campagna Amica a Fuorigrotta presentato “Vitereszero: gestione dei vigneti a residuo zero e uso innovativo delle risorse idriche”, progetto nato dal partenariato de Il Cortiglio, azienda vitivinicola e olivicola irpina, l’Università degli Studi del Molise e Gal Irpinia.


Il convegno, presentato da Renato Rocco direttore de La Buona Tavola Magazine e moderato da Luciano Pignataro giornalista enogastronomico de “Il Mattino” e del “Lucianopignatarowineblog”, ha visto gli interventi di ospiti appartenenti alla realtà universitaria, politica e associativa dando vita a interessanti spunti di discussione e riflessione.

Lintento del progetto – ha chiarito Francesco M. Acampora, presidente Coldiretti Avellino, titolare de Il Cortiglio nonché capofila del progetto – è la gestione dei vigneti a residuo zero e l’utilizzo critico delle risorse idriche con l’obiettivo di mettere a punto un protocollo scientifico di gestione che nasce dalle esigenze del territorio. In questo modo, la produzione migliorerà quantitativamente e qualitativamente”.

Per Antonio De Cristofaro, ordinario di Controllo biologico ed integrato e di Entomologia Agraria e Forestale dell’Università degli Studi del Molise e coinvolto nel progetto in qualità di responsabile scientifico:“lo scopo ultimo è quello di ottenere un prodotto di alto profilo qualitativo dal punto di vista organolettico e ancor più pregiato perché privo di residui di prodotti di sintesi”.

Filippo De Curtis, associato di Patologia Vegetale dell’Università degli Studi del Molise, si è concentrato sulla lotta ai patogeni sostenendo che "se qualche anno fa il target principale era il patogeno, in questa nuova fase della lotta biologica la buona e necessaria filosofia è disegnare una strategia di lotta che prenda in considerazione non solo i patogeni ma il miglioramento in generale della pianta (induzione di resistenza vs i patogeni e condizioni nutrizionali), della zona radicale (dare più importanza al microbiota rizosferico), nonché dell'interazione completa patogeno-pianta- ambiente”.

Il presidente del Gal Irpinia, Giovanni Maria Chieffo ha sottolineato che: “è importante sostenere queste aziende biologiche per rendere i loro prodotti di alta qualità”.

La sperimentazione fatta presso l’azienda Il Cortiglio è una best practice per tutte le aziende nostre associate” ha dichiarato Gennarino Masiello, Coldiretti Campania e Vicepresidente Nazionale Coldiretti: .

A concludere l’on. Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania: “ViteResZero rappresenta una innovazione davvero importante per le aziende vitivinicole. È la strada giusta che dobbiamo percorrere, basata su una forte sinergia tra imprese, università e associazioni di categoria, per garantire il trasferimento tecnologico alle altre aziende e puntare ad un'agricoltura campana veramente innovativa”.

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