Si terrà domani, giovedì 24 ottobre, alle ore 10, nelle acque antistanti Castel dell’Ovo, la cerimonia di immersione di due vini celebrativi Falanghina Metodo Classico e Rosso Riserva di Cantine Carputo per celebrare il trentennale di attività.
Le bottiglie saranno trasportate partendo da Molo San Vincenzo: autorità e ospiti salperanno con la Motovela della Legalità e della Memoria, con il suo equipaggio fatto di giovani e studenti di archeologia e subacquea, ambasciatori di giustizia e cultura nei porti del Mediterraneo, a bordo di una barca che ha solcato il Mediterraneo da oriente verso occidente, restituita alla collettività dopo aver trasportato migranti clandestini alla ricerca di un futuro migliore grazie alla lungimiranza di Archeoclub d’Italia.
"E’ un’altra, importante e straordinaria sperimentazione – afferma Rosario Santastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia -. Questi ragazzi stanno seguendo un percorso di legalità e crescita, con corsi di immersione subacquea e formazione teorica sul patrimonio geologico, ambientale e storico. Da una parte avremo la motovela MareNostrum Dike, un tempo Oceanis 473 con la quale gli scafisti trafficavano persone, bambini, anziani, donne, sulla tratta dalla Turchia alla Sicilia ed oggi divenuta MareNostrum Dike, motovela della legalità e della conoscenza e dall’altra i ragazzi con un passato difficile ma testimonianza che è possibile sperare nella redenzione. Queste storie saranno parte di una giornata memorabile, che unisce il sociale alla conoscenza del territorio e del mercato del lavoro".
"Continua con questi ragazzi il nostro percorso di riabilitazione e tutela del patrimonio ambientale e culturale - dichiara Francesca Esposito, referente Attività Sociali di MareNostrum Archeoclub D’Italia -. Stiamo puntando a progetti europei e ci ispiriamo al grande lavoro di educazione del mare, come quello svolto dalla nave asilo Caracciolo a Napoli, che salvò ben 750 scugnizzi di Napoli dalla strada. Tale programma “MareNostrum” di recupero della legalità, a Napoli è stato possibile grazie alla collaborazione con il Centro di Giustizia Minorile della Campania e la Marina Militare. Siamo convinti che si possa collaborare con i Centri di Giustizia presenti all’estero e favorire la conoscenza culturale del patrimonio dei rispettivi territori. Attraverso il mare, ma anche attraverso il patrimonio culturale, stiamo cercando di far comprendere ai ragazzi che è possibile avere una vita diversa”.
Un evento, dunque, che vuole non solo celebrare i trent’anni di passione per il vino e per il territorio delle Cantine Carputo, ma anche rappresentare un tributo all’importanza della legalità e della valorizzazione del patrimonio enologico della Campania.
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