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"NEI DAS ES CONFLUISCONO ATTITUDINI DIFFERENTI ED INFUENZE DIVERSE" - INTERVISTA A DAS ES


S'intitola "Viola" l’ultimo lavoro in studio dei das Es.


Li abbiamo intervistati...


Ciao, grazie per essere qui con noi. Prima di cominciare, dove troviamo le origini della vostra passione per la musica?


Ciao e grazie a voi per questo spazio. Quello che accomuna tutti i componenti del gruppo è che sicuramente ci ha avvicinato alla musica, è l’ascolto per quel rock alternativo degli anni 90/00 e la new wave degli anni 80, musica che invogliava noi giovani ad imbracciare uno strumento e formare una band.


Quali sono la band, gli artisti che vi hanno influenzato di più?


Nei das Es confluiscono attitudini differenti ed influenze diverse, che vanno dai The Beatles a De Andrè. Un punto in comune è stato trovato sicuramente nella New Wave e nell’alternative rock, soprattutto italiano. Possiamo fare il nome di band come Joy Division, Interpol, Editors, Sonic Youth, Marlene Kuntz e Afterhours


Eccoci a 'Viola', perché la scelta dell'italiano?


Non è stata una scelta, ma una necessità. Il nostro pubblico ha una risposta migliore e con la nostra lingua, anche se musicalmente non semplice, riusciamo ad esprimere concetti, che con l’inglese non risultavano al meglio.





Cosa volete trasmettere ai vostri ascoltatori?


Questo disco è nato da un esigenza espressiva, i testi dei brani parlano del “disaggio”visto da più aspetti, ma tutti hanno un senso di riscossa e di rivincita. Probabilmente è questo senso di “non mollare mai”, che intrinsecamente vogliamo trasmettere al pubblico.


La data d'uscita non è un caso, perché?


Il 5 Aprile si ricordano le date del suicidio di Kurt Cobain e Layne Staley.


Siamo ai saluti, quali sono i vostri progetti per il futuro? Grazie ancora per essere stati con noi.


Al momento stiamo lavorando a nuovi brani e preparando una scaletta comprensiva di alcune cover rimaneggiate, per poter affrontare i live estivi. Grazie a voi...


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