Il piano vaccinale appena annunciato dal nuovo commissario, generale Figliuolo, prevede molte azioni per arrivare all’obiettivo di vaccinare la maggior parte della popolazione italiana entro settembre 2021: acquisto di vaccini, reclutamento di medici e infermieri e apertura di nuovi centri vaccinali, oltre ai 1733 esistenti. Si parla di siti produttivi, le aree della grande distribuzione, le palestre, le scuole, le strutture di associazioni e della Conferenza Episcopale Italiana. In tutto ciò forse si farebbe meglio a guardare sul territorio, in collaborazione con Regioni, Comuni e ASL per verificare se esistono e quali sono, centri più facilmente utilizzabili, con minori spese di installazione minori esigenze di addestramento.
E quali sarebbero più facilmente rispondenti a tale necessità dei centri vaccinali già esistenti, che sono attrezzati, hanno strutture, magazzini idonei e frigoriferi e personale addestrato?
Un esempio eclatante è il centro ASL per Maternità e infanzia dell’ASL Napoli 1, distretto 49, sito a via Pietravalle, in piena zona ospedaliera.
In questo centro da moltissimi anni si vaccinano i bambini e, negli ultimi anni, si vaccinano anche gli adulti, in particolare gli anziani, per l’influenza, lo pneumococco e il prevenor.
Quindi si inoculano, oltre i vaccini obbligatori per l’infanzia, anche altri vaccini da praticare sull’altra categoria e rischio, quella degli anziani. La struttura è attrezzata con salette separate, con sala di attesa e con un bel giardino grande dove potrebbero sostare i vaccinandi in attesa ed un’ ambulanza con rianimatore e relativa attrezzatura.
Inoltre il Cardarelli, il Pascale e il Cotugno sono raggiungibili in pochi minuti.
Questo centro potrebbe servire gli abitanti non solo delle vie Pietravalle, Pansini, De Amicis e Marco Rocco di Torrepadula, ma anche tutta la parte alta di viale Colli Aminei, via Nicolardi, via Toscanella per diverse decine di migliaia di abitanti.
Chi cerca trova, sempre che si voglia cercare.
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