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RIAPRE LA “CRYPTA NEAPOLITANA"

Siamo soddisfatti delle parole del governatore De Luca e della sua volontà di stanziare ben 12 milioni di euro per la riapertura della Crypta Neapolitana. Rappresenta il migliore riconoscimento per il lavoro svolto dal Rotary Club Napoli Castel dell’Ovo che, assieme ad altre associazioni, dal 2014 ha organizzato convegni, conferenze, concerti musicali e premi letterari per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questo inestimabile sito storico; poche settimane fa abbiamo pubblicato anche un volume dedicato all’argomento, che si intitola proprio “La Crypta Neapolitana” (Edizioni Guida) ed ora le Istituzioni si sono finalmente riunite attorno a un tavolo e si sono dichiarate disposte a collaborare”. Queste le parole del presidente del Club, Fulvio De Angelis, a margine dell’evento con il quale il presidente della Regione ha annunciato i lavori di intervento del tunnel all’interno del Parco Vergiliano.

Alla conferenza stampa, alla quale hanno preso parte anche il sindaco Gaetano Manfredi;Marta Ragozzino, Direttrice regionale dei Musei della Campania; Mauro Giancaspro, già Direttore della Biblioteca Nazionale; Fabio Mangone, professore di Storia dell'Architettura presso l’Università degli Studi di Napoli e che ha visto la partecipazione straordinaria del Prof. Alessandro Castagnaro, Governatore in carica del Distretto 2101 Rotary della Campania, De Luca ha specificato che il finanziamento avverrà attraverso due canali, in parte con i fondi europei e in parte con quelli del bilancio regionale. Nei prossimi mesi, dunque, inizieranno i sopralluoghi necessari e sarà preparato il progetto esecutivo, visto che l’azione è una delle più importanti ed impegnative tanto in termini economici che tecnici, perciò è anzitutto necessario un impegno di consolidamento statico. Il Governatore si è anche mostrato disponibile a recepire, in un secondo momento, la proposta del Club relativa alla realizzazione di un percorso ciclo-pedonale e, all’interno della grotta, di un museo “virtuale” che racconti i duemila anni della sua storia.

I Beni Culturali rappresentano il ‘soft power’ della nostra città” - ha concluso De Angelis -. “Non era possibile dimenticare un patrimonio di questa rilevanza”.

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