La canzone parte con un riff di chitarra energico al quale si affianca subito il cantato. Il groove ritmico è tanto azzeccato, le sonorità fanno pensare a tanto nu metal, in particolare ai Linea 77. Mi viene da pensare anche ai Rage against the machine a tratti. Stupende le variazioni di ritmo per un songwriting a mio parere eccellente.
I versi ripetuti scatenano tanto appeal e il video è tanto underground, in stile contro-informazione. Certo che la chitarra è la protagonista principale del pezzo insieme alle parole.
Quindi altro pezzo “al fulmicotone” per i Sons of Shit che incendiano la tua giornata scuotendoti dal tuo mondo ovattato...
Link Video:https://www.youtube.com/watch?v=X1huRnxPKGk
Biografia
I Sons of Shit prendono vita a Mantova tra le umide a paludose terre dei Gonzaga. Il quartetto si forma a cavallo della prima e della seconda ondata, ai più nota come “Covid-19”. Disagio, scomode inquietudini e grottesche riflessioni rappresentano la cifra stilistica comunicativa della band.
Il politicamente scorretto è la benzina che incendia e al tempo stesso alimenta il concept sonoro s0s. Quello che propone il quartetto Mantovano è un crossover urticante che agilmente si muove tra rap, metal e paludosi umori dal sapore hard blues, con piglio ed attitudine orrorifica.
Line up:
Bestia Duvalier - voce
Matt Satûrn - batteria
Paul Daras - chitarra
Nik Zer0 - basso
web links:
Facebook: https://www.facebook.com/S0Sofficial/
Instagram: https://www.instagram.com/sons_of_shit/
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