top of page

THE FOTTUTISSIMI – E' USCITA LA COMPILATION “DISCORSI SCONNESSI”




“The Beatles' song” è tanto scalmanata e punkeggiante con qualche riffone alternative metal degno di nota. “Daniela” presenta questi refrain e ritmica martellante con sonorità british che sembrano sempre provenire dal punk ma anche dall'alternative rock o inglese o americano degli ultimi decenni. Stupendo il passaggio di basso dopo un minuto, prorompente. Il chorus spicca tanto e attira tanta attenzione da parte dell'ascoltatore.


“Wild boyz” è una cover della celebre song dei Duran Duran, resa tanto rockeggiante e “scostumata”. Il cantato è sofferto e lancinante a tratti oltre che tanto carismatico. La ritmica tanto robusta, solida sostiene a meraviglia i vari passaggi del cantato o strumentali. “She's not enough” è un cavallo di battaglia senza dubbi, quella canzone che mostra gli “artigli” e la “gagliardia” di questa band tanto vissuta. Perfetta, non c'è che dire, funziona un sacco. Una canzone incisiva ed ammaliante allo stesso tempo.


“Davide” pure presenta dei refrain tanto ammalianti che subito ci catturano. Qui sembra di ascoltare i Verdena o tanto alternative rock in salsa italiana. Una canzone tanto “ringhiante” come succede spesso in questa band. Anche gli stacchi tanto indovinati. Infatti, The fottutissimi danno tanta importanza al songwriting. Poi segue “Rocknroll machine” dove la carica di energia di certo non manca, canzone che conferma il solco tracciato dalle altre.


Con “Onde” pensiamo ancora ai Verdena. “Discorsi sconnessi”, infatti, sembra una sorta di viaggio nel rock: dal punk al grunge all'alternative rock fino all'alternative metal. Bellissimo e azzeccato il solo verso metà pezzo, come sono sempre tanto azzeccati i passaggi sia melodici che ritmici.


Quel basso iniziale di “Mama” sembra tanto british, impressione che abbiamo anche ascoltando altri pezzi della compilation. Il cantato in italiano non guasta, anzi, in compagnia con queste sonorità british ...poi ne arrivano altre più “italiche”….”Sorella libertà” è una cavalcata sonora incredibile, inarrestabile.


“La gente normale” è un altro cavallo di battaglia tanto riuscito. Sia le strofe che il chorus funzionano a meraviglia e pure il bridge verso la fine. Poi arriva “Guru”, anche questa in linea con tanto alternative rock italiano come quello degli Afterhours per esempio…


“Felici o niente” è altra perla della band con questo basso martellante in esordio. Poi entrano tutti gli strumenti di gran carriera. Anche qui funziona tanto il chorus come pure questi passaggi in stile alternative metal tanto duri. “Cuore spento” sembra una canzone degli Offspring di “Smash” cantata in italiano, a tratti. “Passo la croce” dopo l'inizio “anomalo da chiesa” ci offre la solita energia frizzante della band. Parole simili si possono usare per “Corazza di fango”, una “meteora impazzita”...


“Benzod” richiama i riffoni cadenzati dell'hard rock classico tra l'altro. “You will not survive” pure può essere intesa in questo senso. Bello come si contrappongono i passaggi melodici e le parti più sfrenate. Altra perla della band a mio parere. Poi ecco “Mezze parole” che ci fa pensare ancora ai Verdena. “I'm on fire” chiude il tutto con la sua carica hard rock tanto pimpante.


Quindi, come già accennato, una sorta di viaggio nel rock “Discorsi sconnessi”, un viaggio nelle sonorità alternative/underground sia italiane che straniere, una meteora che arriva sulle nostre teste e che non può essere fermata. Una volta ascoltata questa compilation cambierà per forza o almeno destabilizzerà le nostre vite ovattate e piene di certezze.





The fottutissimi è una band che non passa inosservata: sa il fatto suo ed è come quell'amico scapestrato che non vediamo da tempo, quell'amico che riesce a movimentarci la giornata in qualche modo grazie al suo estro creativo, sbarazzino ed oltremodo impertinente.


Link Spotify:



Youtube playlist:


bottom of page