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TEMPI INTERESSANTI, SINGOLO DI ESORDIO DI MANTOVANO




"Tempi Interessanti" è il singolo d’esordio di mantovano disponibile su tutte le piattaforme digitali di streaming da martedì 16 gennaio.


La composizione è figlia del nostro tempo – per l’appunto – è una ballata alternative rock che paradossalmente trae linfa vitale dalla non vita che siamo stati – e siamo – costretti a subire negli ultimi anni: eventi estremi come la pandemia e le guerre ci hanno condotto ad un vero e proprio senso di baratro imminente, di vuoto cosmico. Le liriche si lasciano fecondare da suggestioni quali solitudine, rabbia, distacco e disincanto, è un voler prendere le distanze da tutto ciò che di più disumano ci sta attanagliando.


“Viviamo tempi molto interessanti” – dice Christian Slater nei panni di Mr. Robot, nell’omonima serie televisiva – frase da cui mantovano si lascia ispirare traendone il titolo della sua canzone – che descrive una società individualista che fa del denaro il fine ultimo, tratta tematiche di anarchia, rivoluzione e ribellione verso un mondo perduto: un luogo fisico che è stato abbattuto da reti digitali che aprono intorno a esse spiragli distopici.

Il climax esplicativo si manifesta con acuta intensità soprattutto nel ritornello, spazio in cui viene citato e parafrasato un passo de All’amato me stesso di Vladimir Majakovskij.


Non è un caso: l’opera del poeta futurista infatti descrive perfettamente il senso di sconfitta, impotenza ed inutilità dinnanzi all’essenza duale del mondo diviso tra bene e male, tra materiale e spirituale.


Tempi Interessanti si porta avanti in un crescendo emotivo e sonoro facilmente percettibile che giunge al suo culmine massimo nella parte finale, momento in cui l’autore non si risparmia dal porre una domanda e far riflettere il proprio interlocutore: “tu sai fare altrimenti?”.


Dice l’artista riguardo al brano: “è un processo introspettivo in cui si cercano risposte e si pongono domande, in cui tutto rimane sospeso, in attesa”.




Biografia:


Antonio Mantovano (Cariati, 16 novembre 1995) è un cantautore, polistrumentista e pittore.

Cresce a Sersale (CZ), studia e vive a Cosenza dove si laurea in Comunicazione e Dams e soggiorna per circa due anni a Bologna dove lavora per SoundLab A.P.S. (ex-fabbrica riconvertita in centro artistico polivalente) e consegue una seconda laurea in Musicologia.


La prima produzione musicale risale al 2012, anno in cui la formazione dei Nome (band fondata e capitanata da Antonio Mantovano) registra il primo ed unico lavoro in studio, un Ep di tre brani dal nome L’essenza Che Non C’è.


Nel 2014 fonda i Sebo che pubblicano il loro primo Ep autoprodotto intitolato Ombre, un concept incentrato sul tema dello sdoppiamento della personalità, lavoro inquieto ed oscuro sorretto da riff melodici e groove potentissimi.


Uno degli aspetti più curiosi e suggestivi dei live dei Sebo è il fatto che i musicisti indossano delle tute e delle maschere antigas.


Nel 2015 pubblicano SMAC, un lavoro maturo che mantiene il tiro dark del primo disco ma che appare più elegante, spaziale ed etereo, meno introspettivo e contraddistinto da una forte vena critica nei confronti della società.

La particolarità dei brani di SMAC è che non vi è la presenza dei ritornelli, le chitarre distorte sono solamente appannaggio discontinuo e il solo intento è quello di voler trasportare l’ascoltatore in un ambiente “altro”, ricco di sfumature melodiche e sonore alterate e rarefatte dove il flusso delle parole sta al centro.


I Sebo conquistano vette sempre più alte: aprono il concerto dei Modena City Ramblers, condividono il palco con Rachele Bastreghi (Baustelle), accompagnano il maestro Paolo Vivaldi in alcuni workshop incentrati sulla sonorizzazione cinematografica per l’Università della Calabria, suoneranno in tour fuori regione, etc.


È un’ascesa che però si fermerà nel 2019 quando la band si scioglierà definitivamente in seguito a discrepanze interne.


Nel 2020 Antonio si trasferisce a Bologna dove si avvicina in maniera più esponenziale alla musica elettronica, si dedica allo studio della Musicologia e lavora in una sala prove in centro città.

È una fase decisiva per la sua cristallizzazione artistica e musicale: decide di prendersi un periodo per ritrovarsi dedicando del tempo alla pittura, alla scrittura e alla composizione di nuova musica che rimarrà nascosta per un po’.


Nel 2023 nasce mantovano, il nuovo progetto solista di Antonio Mantovano: è questo il mezzo attraverso cui egli intende restituire indietro i frutti di un periodo di ricerca interiore.


Negli ultimi mesi del 2023 fonda un’associazione culturale di nome Suoni Sporchi che si propone di essere punto fermo sul territorio catanzarese, cercando di configurarsi come contenitore di idee e promotore per chi intende portare avanti una propria espressione artistica.


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